A Macerata quale assistenza c’è per chi è senza casa?

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In questo periodo di emergenza sanitaria viene da chiedersi se il Comune di Macerata si sia dotato di un programma di assistenza e sorveglianza per coloro che non possono rimanere in casa perché una casa non ce l’hanno. È una domanda che noi di “Strada Comune”, e non siamo i soli in città, ci poniamo da qualche tempo ma che finora non sembra aver ottenuto risposta. 

Viene inoltre da chiedersi se, oltre alla situazione più volte segnalata del ragazzo senza fissa dimora costretto a ripararsi nel palazzo ex Inam (foto sotto), ve ne siano altre di simili situazioni di disagio in città. Le autorità pubbliche hanno realmente sotto controllo il fenomeno di chi si trova in condizioni di estrema vulnerabilità in un periodo come questo, dove la salute pubblica è strettamente legata ai comportamenti individuali?

È una questione di Sanità pubblica, oltre che di umanità: non si può abbandonare chi non ha un punto di riferimento dove alloggiare, lavarsi e mangiare. E non si può sempre fare affidamento sulla spontanea e generosa assistenza dei privati.

Diverse altre città si sono già attivate in questa direzione. A esempio si potrebbe sollecitare un accordo con Asur, Prefettura, organizzazioni di volontariato, in modo da trovare uno o più locali e comunicare la disponibilità dell’alloggio per chi se ne trovi sprovvisto.

Di fronte a questa situazione non siamo tutti sulla stessa barca, non abbiamo tutti le stesse possibilità di difenderci e difendere i nostri cari: il Sindaco, autorità sanitaria, ha il dovere di impegnarsi affinché chiunque si trovi nel territorio limiti il rischio di contagio per sé e per gli altri. 

Alberto Cicarè – Candidato Sindaco per Strada Comune 

29 aprile 2020

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