Mascherina sì, mascherina no, mascherina non lo so

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Nel periodo di quarantena volontaria/forzata, già… perché se sgarri paghi multe salate, i nostri amici, abbonati, lettori, si sono dati molto da fare con la scrittura e La rucola, non potendo mettere gli “strapuntini” (come si faceva sulle vecchie corriere) alle pagine, ha dovuto scontentarne alcuni. Ma faremo certamente ammenda nel numero successivo. Intanto la quarantena si è un po’ allentata e le persone ne hanno approfittato per uscire da casa. Quello che stupisce, nonostante il martellamento mediatico, è la difficoltà che troppi provano a indossare guanti e mascherina.

Sono protezioni base, anche semplici, forse poco efficaci ma fortemente consigliate. Sono proprio le persone più anziane, le più a rischio, a rifiutarsi d’indossarle. Ok, ognuno della propria vita potrebbe farne ciò che vuole ma dovrebbe essere consapevole che questo suo atteggiamento di rifiuto potrebbe essere nocivo per gli altri.

Usiamo il condizionale perché, nella ridda informativa cui siamo sottoposti le notizie a volte si contraddicono e vai a capire quali sono quelle esatte. Un dato però è certo ed è quello dei morti: la maggior parte già malata di suo con il coronavirus che ha dato la mazzata finale. Abbiamo incontrato mamme senza mascherina con neonati in carrozzina; nonne con nipotini tenuti per mano: nonne con mascherina e nipoti no. Non sappiamo che commentare!

Tengono più alla loro salute che a quella dei piccoli? Ritengono che la mascherina sia un capo di moda da sfoggiare? Credono nell’invulnerabilità dei minori? Sui social, dove tutti si sentono autorizzati a dire la propria, spesso a sproposito per presuntuosa ignoranza, le proteste volano, c’è insofferenza all’imposizione.

Però… è anche giusto fidarsi di chi ci governa: ce li abbiamo messi apposta (magari proprio tutti no… c’è pure chi si è infilato) e non potendo giudicare la situazione da singoli va da sé che dobbiamo essere ligi alle ordinanze. La confusione generata da indicazioni parziali, a volte “caciarone”, le diatribe tra Governo centrale e Regioni, le prese di posizione dei Sindaci in contraddizione con altre non aiutano a obbedire.

Dovremmo fidarci di più dei numeri. Questi segnalano come il comportamento finora adottato tende a essere positivo: scende il numero dei decessi giornalieri, scende il numero dei ricoverati. Però… anche i numeri, pur essendo la matematica una scienza esatta, si possono manipolare (non falsare ma porgere diversamente) un po’ come accade nei bilanci dove bisogna saper leggere tra le pieghe. Roba da esperti. E anche questo facilita le esternazioni.

Sapete? C’è un vecchio detto relativo agli scongiuri che dice: “Non ce credo però a crédece non còsta cosa e non fa male…”. Allora… non ce crédo che la mascherina me sarva la vita però… a mettemela non costa cosa (50 centesimi dice il Governo) e non fa male (non è che ci si respira proprio bene) per cui è meglio indossarla.

Fernando Pallocchini

6 giugno 2020

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