Lauretta Gianfelici del PdF punta il dito su Macerata

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Lauretta Gianfelici, candidata alla carica di Sindaco di Macerata dal Popolo della Famiglia, punta il dito sulle incongruenze, politiche e amministrative, degli amministratori cittadini, indicando le problematiche più eclatanti e mai risolte. Riceviamo e pubblichiamo il suo j’accuse

La voce di Lauretta Gianfelici – Ormai nella nostra cara città perfino il tonfo dei pezzi di cornicione che si staccano nel centro storico si aggiunge alla voce di chi conta le disfatte del governo Pd guidato da Carancini e dai suoi fedelissimi. Per il Palazzo di Via Gramsci è la seconda volta che accade e ci sono già stati episodi similari non troppo lontani nel tempo in altre zone cittadine.

Le lagnanze dei cittadini – Solo 3 giorni fa, un gentile signore, segnalava una delle varie buche in Via Morbiducci. Tutti sappiamo che -di buche e buchi neri- ce ne sono tanti, in molte altre zone e quartieri della città e anche nel Palazzo di governo. In Via Dei Velini, ad esempio, solo un marciapiede è realmente praticabile; le barriere architettoniche per i disabili imperano e non c’è mai stato un piano per risolverle, a ciò che mi risulta. Arriviamo infine al rifacimento di viale Martiri della Libertà e ai dissuasori storti. Sommario esemplificativo, non di certo esaustivo.

Le “stranezze” – Certo è che di “stranezze” questa governance Pd ne ha collezionate talmente tante che bisogna fare attenzione a non perdersi fra i numeri. Questi continuano a testimoniare una politica attenta solo agli interessi di bottega e non ai veri problemi e bisogni della città e dei suoi abitanti. L’amministrazione Carancini e i suoi assessori sono stati letteralmente innamorati delle cosiddette grandi opere. Poco importa se inutili, come il tanto desiderato Centro Fiere di Villa Potenza; oppure se causa di notevoli sprechi di denaro pubblico, come l’acquisto del ParkSì, per cui il Comune di Macerata è riuscito a spendere soldi dei cittadini per qualcosa che era già di sua proprietà!

Le situazioni “ridicole” – Oppure quando hanno legittimato l’aggettivo di “ridicolo”, le cronache in merito alle vicende del polo natatorio di Fontescodella , al mancato progetto della cittadella dello sport, del palazzetto che ha coinvolto la Lube Volley, fino a giungere alla querelle con la Nuova Via Trento e la giusta causa mossa dall’imprenditore Intermesoli. E, ripeto, questo solo per andare per sommi capi.

Il passaggio a livello di via Roma – “Stranezze” anche nelle scelte, perché ad esempio Carancini e i suoi assessori non hanno mai ritenuto prioritario e urgente risolvere il problema dei binari ferroviari che dalla zona di Collevario fino al Borgo di Sforzacosta dividono in due la città e creano disagi al traffico, oppure la bretella per rendere più scorrevole il tragitto verso la Superstrada, sofferente per ingolfi di traffico anche da Villa Potenza e verso il borgo di Piediripa, in vie come Via Spalato e Via E. Ricci, cruciali in certe ore del giorno .

Attracchi meccanizzati per il centro storico – Occorrono inoltre attracchi meccanizzati urgenti per il Centro Storico, per riportarlo ad essere il salotto della città, facilmente e piacevolmente accessibile. Mentre, sempre per l’avv. Carancini e il suo clone perfetto, Ricotta, sono indispensabili un nuovo Centro Commerciale, una funivia, un nuovo polo sportivo con piscina per il quale ci sono i fondi del prestito acceso anni fa per il polo natatorio e mai spesi.

E la buona gestione della Res Publica? – Non si è mai affacciata in tanti anni di governo la buona gestione della Res Publica, inclusiva della qualità di vita dei cittadini, dell’ottimizzazione dei servizi, della volontà di colmare le lacune del welfare, specie per le famiglie, di una attenzione particolare per ciò che traina commercio ed economia in città, turismo e sostegno alle iscrizioni e alle attività universitarie, importante distintivo e attrazione per la nostra città, di un alleggerimento della pressione che le tasse provocano sulle famiglie meno abbienti.

Personaggi simbolo di Macerata – Eppure Padre Matteo Ricci e l’orientalista ed esploratore maceratese Tucci, apprezzato da Madre Teresa di Calcutta piuttosto che da Giovanni Leone, politico e uomo di cultura che con Giovanni Spadolini tanto ha contribuito alla nostra città, li abbiamo ricelebrati e invocati come esempi da seguire, entrambi esploratori, potenziatori e costruttori dell’anima nel respiro del mondo, anche il più lontano. Proprio la ricetta giusta, sotto il naso, declamata a parole mai concretizzata nei fatti per l’anima della nostra città, riflesso di una luce che può proiettarsi in grande solo se costruita su basi certe

29 giugno 2020

 

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