Regione Marche, “No!” all’ospedale unico, “Sì” a una Sanità marchigiana policentrica

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Parte dal territorio ascolano la cura per rimarginare le ferite inferte alla Sanità regionale da Cerescioli & Company, con il “No!” alla costruzione di un nuovo ospedale nell’area compresa tra Spinetoli e Colli del Tronto.

La Lega ha chiesto formalmente la revoca della delibera di giunta regionale con una risoluzione di cui è primo firmatario il consigliere ascolano Andrea Maria Antonini, votata da tutti i consiglieri di maggioranza. La volontà è quella di contrastare l’ulteriore depauperamento della sanità territoriale evitando il pericolo del declassamento dei presidi di base degli ospedali Mazzoni di Ascoli e Madonna del Soccorso di San Benedetto.

Spiega Andrea Maria Antonini: “La decisione di istituire un unico ospedale nella Vallata del Tronto non è stata né accettata, né compresa dalla grande maggioranza degli abitanti della Provincia di Ascoli Piceno, tant’è vero che sono sorti comitati a difesa dei due ospedali che hanno raccolto migliaia di firme contro la realizzazione dell’ospedale unico in Vallata del Tronto. Insieme ai colleghi della Lega chiediamo l’avvio di un confronto sul territorio con le parti politiche, professionali, sociali, sindacali e associative, per consolidare i presidi esistenti integrandone i servizi”.

Un obiettivo in linea con il programma di maggioranza. Con la votazione di questa risoluzione i consiglieri leghisti hanno ribadito la volontà programmatica della Giunta Acquaroli di modificare profondamente l’impostazione del Piano Socio-Sanitario rivedendo il ruolo dei presidi ospedalieri attuali, privilegiando un’organizzazione policentrica dei servizi sanitari-ospedalieri anziché la loro concentrazione in strutture uniche di riferimento.

Di fatto, questo voto rappresenta un no alla politica degli ospedali unici che ha caratterizzato la legislatura targata Ceriscioli e dà l’avvio a una nuova visione di Sanità.

“La posizione politica della Lega è chiara – puntualizza il capogruppo della Lega Mauro Lucentini sottolineando che la risoluzione sugli ospedali ascolani è solo l’anticipo di quanto sarà attuato in tutte le province –  Non crediamo alla politica degli ospedali unici e all’accorpamento dei servizi in poche strutture, ma crediamo in una sanità policentrica che garantisca il diritto alla salute, alle cure e ai servizi a tutti i cittadini della regione, sia della costa che dell’entroterra. Oggi abbiamo scritto la prima pagina di un nuovo libro”.

10 novembre 2020

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