Università di Macerata – tutte le realtà premiate con il “Premio Inclusione 3.0”

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Con il Premio Inclusione 3.0 si è aperta ufficialmente la Settimana dell’Inclusione dell’Università di Macerata, giunta alla sua 4^ edizione: una intera settimana, fino a venerdì 19 marzo, ricca di incontri, laboratori, conferenze dibattiti. www.unimc.it/unimc4inclusion2021

Il valore del premio risiede nella sua capacità di far conoscere e valorizzare associazioni e organizzazioni che quotidianamente si impegnano per rendere effettiva l’indipendenza e l’autodeterminazione delle persone con disabilità, attraverso processi di integrazione scolastica, universitaria e lavorativa. “Questo riconoscimento – ha detto il rettore FrancescoAdornato – è un invito a percorrere strade legate all’inatteso, perché tutto ciò che è diverso, ci rafforza”.

“L’Università – ha ribadito la delegata del rettore al progetto Inclusione 3.0 Catia Giaconi – è una sede privilegiata per i traguardi di tutti e per la disseminazione di sensibilità e di cultura inclusiva che non deve essere un’azione straordinaria ma una prassi ordinaria”.

Catia Giaconi

Quest’anno le realtà premiate sono state 20 provenienti da tutta Italia a cui si aggiungono sei progetti di respiro internazionale.

Premiati per le Marche – Per le Marche, si sono distinti quest’anno: “Centro Nazionale” della Lega del Filo D’Oro di Osimo, percorsi di riabilitazione per le persone con disabilità sensoriale uditiva e visiva; “Vediamoci al lavoro” dell’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti di Ancona, per l’integrazione nei luoghi di lavoro; Osservatorio per l’inclusione dell’Associazione Italiana Dislessia di Fermo, chemira alla concreta attuazione del diritto allo studio di tutte le studentesse e gli studenti; Teatro Universitario Aenigma di Urbino e Teatro Rebis di Macerata, che hanno permesso di promuovere significative esperienze interpersonali tra studenti “con e senza disabilità”; la guida inclusiva del Museo della Carrozza di Macerata, una traduzione intralinguistica e intersemiotica, dal codice visivo a quello verbale-acustico, della guida cartacea; il sistema di intelligenza artificiale Hego, brevettato da Emoj di Ancona, un dispositivo per l’invecchiamento attivo e l’inclusione negli ambienti di lavoro.

Il premio speciale Inclusione 3.0 è stato assegnato a “Nessuno Escluso”, del fotografo maceratese Christian Tasso: un viaggio intorno al mondo che sfida gli stereotipi della disabilità.

Rettore Francesco Adornato e Christian Tasso

Premiati per categoria – Per l’inclusione sociale e lavorativa: “L’Inclusione attraverso il lavoro” della cooperativa sociale il Graticolato di San Giorgio delle Pertiche, Padova, una realtà imprenditoriale agricola che ha assunto negli anni oltre trenta persone con diverse disabilità; Inclusitting della società sportiva GiocoParma, un progetto di sport integrato in tutti i settori; Dama dell’Ospedale San Paolo di Milano e Associazione per lo studio dell’assistenza medica alla persona con disabilità di Milano, che ha permesso la creazione di un modello di accoglienza medica avanzata e flessibile per persone con disabilità complesse e neuromotorie; PizzAut, pizzeria inclusiva di Cassina De Pecchi, Milano.

Per il settore scuola e università – My Story dell’Associazione italiana dislessia, sezione di Bologna, che ha reso i ragazzi con dislessia protagonisti di percorsi di mutuo aiuto; “Insieme con e per gli altri” dell’Associazione La Gometa di Ponte Pugianese, Pistoia, per promuovere la collaborazione tra generazioni e supportare persone con disabilità anche nel tempo libero; “La mia scuola a distanza” dell’Iss Domizia Lucilla di Roma, che ha visto una coppia di studenti costituita da un alunno con disabilità e da un alunno tutor realizzare video in grado di costruire momenti di condivisione e inclusione con l’intera classe.

Per la sezione dedicata all’accessibilità – Museo for all del Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino, che ha realizzato uno spazio di accessibilità culturale anche per persone con disabilità visiva; l’orto botanico accessibile del Sistema museale dell’Università di Pisa e Autismo Pisa-Valdera-Valdicecina, un progetto in grado di facilitare l’esperienza museale per bambini con disturbo dello spettro autistico; il parco comunale inclusivo “Albero del tesoro” della Fondazione  Hollman e del Comune di Padova, che realizza concretamente il diritto al gioco, al tempo libero all’interno degli spazi comunitari.

Per l’innovazione tecnologica – EyeTracking Lida dell’Università statale Paulista, di San Paolo, Brasile, per lo studio dei movimenti oculari di studenti con deficit dell’attenzione e iperattività; MindInclusion 2.0 società cooperativa Margherita di Sandrigo, Vicenza, un’app per promuovere una rete di supporto alle persone con disabilità e favorire uno stile di vita indipendente e inclusivo; S.U.P.E.R. dell’associazione Teseo di Napoli, una piattaforma per coordinare i diversi interventi scolastici, riabilitativi, del tempo libero, realizzando la costruzione di un progetto di vita per gli studenti con disabilità.

Per l’inclusione nel mondo – la promozione di processi inclusivi nei contesti educativi in Kosovo delle Università di Bologna e Padova e Repubblica del Kosovo; il centro risorse e documentazione per l’educazione inclusiva in Ucraina delle Università Statale di Zhytomyr Ivan Franko e di Parma, Iscos e Regione Emilia Romagna; il programma di impianto cocleare dell’Università Centroamericana José Simeón Cañas di El Salvador; l’istituto di comunicazione integrata dell’Università di Salamanca.

La consegna dei premi – A consegnare simbolicamente i premi ai partecipanti, collegati a distanza, sono stati, oltre al rettore e alla docente delegata, sono stati il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e la vicesindaco Francesca D’Alessandro. Sono intervenuti anche il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, la presidente della Conferenza nazionale universitaria dei delegati per la disabilità Marisa Pavone, il presidente della Società italiana di pedagogia speciale Luigi D’Alonzo, la vicepresidente del “Campus Life” dell’Università dell’Arizona Amanda Kraus.

17 marzo 2021  

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