Conseguenza assurda del Ddl Zan: il PDF sciolto come fosse un partito neonazista?

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La eventuale approvazione del cosiddetto Decreto Zan potrebbe portare ad assurde conseguenze nell’assetto sociale italiano: un effetto… “contro natura” rispetto a consuetudini millenarie.

Afferma Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale del Popolo della Famiglia: “Se fosse approvato il ddl Zan un partito come il Popolo della Famiglia, ma probabilmente anche un’associazione come ProVita e Famiglia, che si schierano apertamente e democraticamente, nel rispetto dell’art 21 della nostra Costituzione, a favore della famiglia naturale e contro l’utero in affitto e le derive dell’ideologia lgbt (sottolineo contro l’ideologia, non contro le persone) potrebbero essere chiusi per legge e i loro responsabili condannati alla prigione. Non lo dico io ma un Magistrato, Alfredo Mantovano, che in un’intervista, sul ddl in questione, rilasciata a un noto quotidiano nazionale, alla domanda: Un partito come il Popolo della Famiglia potrebbe esistere? Risponde: Con un pubblico ministero molto ligio nel far applicare il ddl, il Popolo della Famiglia verrebbe considerato un’associazione omofoba e, quindi, verrebbe sciolto per legge come se fosse un partito neonazista e i suoi promotori rischiano una condanna fino a sei anni di reclusione. Direi che più chiaro di così non potesse essere. Il Popolo della Famiglia continua la sua battaglia contro il ddl Zan e continuerà a difendere (anche nel caso venisse approvato) insieme alla libertà di espressione, anche la libertà di scelta educativa della famiglia (messa a rischio dal ddl) e il diritto naturale dei bambini di avere una mamma e un papà”.

8 maggio 2021

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