La treiese Giulia Ranzuglia trionfa nella 10 giorni di maratone sul lago d’Orta

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La 7^ edizione della manifestazione “Orta 10 Marathons in 10 days” si è svolta sul circuito attorno al Lago D’Orta in provincia di Novara dal 6 al 15 agosto, evento organizzato dal Club Super Marathon Italia. La gara più lunga è stata sulla distanza di 50 km, con la possibilità di partecipare alla 2^ edizione del “Challenge 10 Orta in 10”, ovvero correre ogni giorno la distanza di 50 km.

Tra le donne, netta vittoria in 8 tappe e nella classifica finale di 50 km per la 43enne marchigiana Giulia Ranzuglia.

Queste le sue prestazioni nelle singole tappe: 1) 5h41’49” – 2) 5’24’52” – 3) 5h16’13” – 4) 5h11’52” – 5) 5h08’30” – 6) 5h16’38” – 7) 5h03’11” – 8) 4h55’43” – 9) 5h19’46” – 10) 5h16’22”

Giulia ha 1 prestazione inferiore a 5h, il 13 agosto (4h55’43”) con il PB sulla distanza e 9 sopra 5h. Nel corso dei 10 giorni, lei ha progressivamente migliorato i suoi tempi. Il crono totale è 52h35’02” (9,509 km/h = 6’18”/km) e nella classifica generale è addirittura al 3° posto, preceduta solo da Stefano Emma e Carmine Sansone.

L’atleta tesserata per l’ASD Podistica Valmisa, con la manifestazione del Lago d’Orta ha raggiunto quota 68 ultramaratone concluse, la prima nel 2015. Quest’anno il 22 maggio a Imola, Giulia ha realizzato il suo PB sui 100 km su strada (11h15’17”), classificandosi al 18° posto nel Campionato Italiano Femminile 2021 di 100 km su strada.

Intervista a Giulia Ranzuglia

Giulia Ranzuglia

Com’è andata la gara? – La gara è andata molto bene. Sono stata sinceramente sorpresa di come il corpo abbia davvero risposto bene nel corso delle 10 gare. Non ho mai avuto particolari e seri problemi fisici e, soprattutto, mi sono sempre divertita molto!

Soddisfatta del tuo tempo e piazzamento in classifica ? – Assolutamente sì, anche se non sono partita con un determinato obiettivo di classifica e/o tempi. Nel corso delle gare, man mano che vedevo di star bene, anche grazie al prezioso incoraggiamento dei tanti runner amici, ho cercato di raggiungere dei mini obiettivi di miglioramento sui miei tempi. Devo ammettere che riuscire progressivamente ad abbassare i tempi e, anche se per una sola volta, riuscire a scendere sotto le 5h nel corso dell’8^ tappa è stata una bella soddisfazione personale. Non sono ovviamente “temponi” in senso assoluto, ma ai miei livelli si corre contro sé stessi e questa volta la gara Giulia vs. Giulia è finita bene!

Difficile il percorso? –  Avendo partecipato già a 3 edizioni precedenti della 10 in 10 (ma finora sempre sulla distanza maratona) conoscevo già molto bene il percorso, che trovo molto vario e la sua familiarità mi permette di programmare la mia corsa e sapere cosa mi aspetta. Questo mi aiuta molto mentalmente. I diversi giri di boa, inoltre, permettono d’incrociare varie volte gli altri partecipanti amici, ricevere e dare incoraggiamenti e saluti, e questo è lo spirito che mi piace di più della manifestazione e fonte di preziosa energia.

Le condizioni meteorologiche sono state favorevoli o meno? – Il caldo, soprattutto dalla seconda parte dell’evento, si è fatto sicuramente sentire, ma ritengo nella “norma stagionale”. I forniti ristori ogni 5 km e diverse fontanine lungo il percorso, aiutano sempre molto a mitigare la temperatura percepita.

Cosa hai assunto in gara? – I ristori erano forniti di tutto ciò di cui avevo bisogno. Per evitare problemi intestinali ho preferito non mangiare quasi nulla nel corso delle gare, optando per le calorie ed energia della Coca Cola. Solo a metà manifestazione ho realizzato che non stavo utilizzando sali, che solitamente utilizzo nelle gare più lunghe ma, di nuovo, sentendomi comunque bene e non sentendo la necessità di un reintegro salino, ho continuato senza per tutto il corso delle 10 gare.

Come è stata impostata la preparazione alla gara? – In maniera forse un po’ troppo superficiale non seguo una preparazione specifica per nessun tipo di gare. Metto chilometri sulle gambe (sia in gara che nelle uscite in settimana) in maniera non specificatamente programmata. Devo ammettere che alcune volte, in gara, risento di un carico chilometrico forse non adeguato ma, come dicevo, questa volta sono stata molto fortunata e sono sempre stata molto bene. Avevo poi avuto già buone sensazioni un paio di settimane prima, quando ho corso la “doppietta” della 6 ore di Castelvecchio Calvisio (sabato 23 luglio) e la 50 km del Gran Sasso (domenica 24 luglio).

Nel prossimo anno parteciperai alla medesima manifestazione? – Mi sento ormai parte della Famiglia della 10 in 10 e spero di poter partecipare anche il prossimo anno. É un bellissimo evento di condivisione non solo sportiva e il clima che si crea è davvero speciale. Ovviamente vista la lunghezza temporale è un evento che richiede la possibilità di potersi ritagliare del tempo e sono fortunata di averlo sempre potuto fare finora.

Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione dell’evento? – Quali le maggiori criticità? Molto genuinamente non mi viene in mente nulla da migliorare e soprattutto quest’anno il Villaggio Maratona pre e post-gara erano davvero spettacolari. Avere la possibilità di rilassarsi e chiacchierare con gli altri partecipanti e accompagnatori dopo la gara in una spiaggia privata con un’ottima pasta, birra fresca e tanto altro, è qualcosa di unico.

Il rapporto qualità/prezzo lo ritieni positivo? – Sia per la gestione della gara che per tutti i servizi pre e post-gara (Villaggio Maratona e pasta party, servizio navetta, possibilità di partecipare a gite organizzate ecc.) credo che il rapporto qualità/prezzo sia assolutamente eccellente. Molto bella inoltre l’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi per l’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR). Per tutto questo mi sento di ringraziare molto sinceramente il Presidente del Club Supermarathon, Paolo Gino e tutto lo Staff che ha coordinato alla perfezione l’evento.

Quale episodio in particolare ricordi? – É davvero difficile identificare un episodio in particolare. Come accennavo sopra, penso che l’unicità di eventi di questo tipo sia la creazione di un gruppo di partecipanti amici che per 10 giorni (o anche solo per un giorno per chi ha partecipato alle gare individuali) condividono una passione e corrono per una sensazione di benessere fisico ed emotivo. Personalmente trovo che lo spirito di condivisione e solidarietà che si vive in questi eventi sia preziosa fonte di energia positiva sia per la corsa che, e soprattutto, per la quotidianità.

A Giulia i migliori complimenti dell’Amministrazione comunale di Treia e dell’intera comunità treiese per il grande successo che riempie di orgoglio la sua città.

Giulia Ranzuglia

21 agosto 2021

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