Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale, per le Marche, del Popolo della Famiglia, denuncia una incredibile vicenda che, a causa della burocrazia, vede violato l’art 36 della Costituzione: “A Pesaro, assunta di ruolo nella scuola pubblica a settembre 2021 dopo aver vinto il concorso straordinario del 2018, Laura Paterniani, insegnante di scuola primaria, pur continuando diligentemente a presentarsi e a svolgere il suo lavoro percorrendo, oltretutto, 90 km tra andata e ritorno ogni giorno da cinque mesi, non ha mai ricevuto lo stipendio. Se la vicenda non fosse così paradossale, si potrebbe pensare a una barzelletta. Appena si è accorta che lo stipendio non arrivava l’insegnante si è rivolta alla segreteria della sua scuola e da quel momento è iniziato un rimpallo tra i vari uffici competenti che è arrivato addirittura a bussare al MEF e che non si è ancora, dopo 5 mesi, risolto: battere la burocrazia di stato è un po’ come lottare contro i mulini a vento. Chi va a lavorare lo fa perché ha bisogno dello stipendio per vivere. Laura Paterniani fino ad oggi è riuscita a sopravvivere grazie alla pensione di sua madre. Questa è una situazione gravissima e la cosa peggiore è che nessuno si prende, se non la responsabilità dell’accaduto, almeno l’impegno di risolverla”.
Il Popolo della Famiglia Marche, in forza all’art. 36 della Costituzione, invita l’Ufficio scolastico regionale ad occuparsi della questione e a risolverla nel più breve tempo possibile.
29 gennaio 2022