A Macerata un corso sul Grammelot, lingua inventata, condotto da Ancilla Oggioni

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Terminati con soddisfazione collettiva i corsi di secondo livello di dizione e lettura espressiva, anche questa volta molto frequentati e apprezzati, nelle Marche e fuori, la UILT Marche, come precedentemente annunciato, propone un altro interessante appuntamento per fine maggio: uno stage di formazione sul grammelot dal titolo “GRAMMELOT, laboratorio creativo su corpo e dialetti”.

Spiega il presidente Uilt Marche, Mauro Molinari: “Un’altra occasione per stare “in teatro” –– ed anche una bella novità di confronto fra tantissimi addetti ai lavori provenienti dalle compagnie amatoriali. Stavolta è una proposta molto particolare, ma crediamo che incontrerà il favore dei nostri iscritti e degli amatori di teatro in genere.

La pandemia ha creato tanti problemi, tante scollature, tante pause: i nostri corsi sono sicuramente riusciti, almeno finora, a mantenere viva la fiamma della passione ed i contatti fra compagnie. Speriamo che si torni a fare teatro a tutto tondo”. Il corso sarà condotto da Ancilla Oggioni ed è aperto ad un massimo di 18 partecipanti. Si svolgerà in presenza nei giorni 27, 28 e 29 maggio, a Macerata, presso il Centro Culturale Arci, in via Verdi 10/A. Il costo è di 70 €; 45 € per gli iscritti Uilt. Per info e prenotazioni: 348/0741032; mail: marche@uilt.it

Ancilla Oggioni

Qualche nota sul Grammelot

Il Grammelot è una lingua inventata, figlia della parlata dei cantastorie medievali, nata dalla fusione tra dialetti di diverse zone d’Europa, da Venezia alla Francia.

Gli artisti di strada del Medioevo e del Rinascimento lo utilizzavano come linguaggio per farsi capire da persone di dialetti diversi, nel loro girovagare di città in città. I giullari, gli attori itineranti e le compagnie di comici di Commedia dell’arte recitavano con intrecci di lingue, dialetti diversi e parole inventate, utilizzando gestualità e mimica per rendere la comunicazione possibile a prescindere dalla lingua parlata dal pubblico.

Ma non essendoci prove scritte di questo, possiamo pensare che il Grammelot sia nato con Dario Fo verso la metà del 900. Consiste in una lingua che non ha vere parole o strutture grammaticali, ma imita le parole e le strutture grammaticali di altre lingue, passando da dialetti e lingue straniere, senza limite di creatività. L’attore utilizza cadenze, gestualità, onomatopee, ritmo, azioni fisiche e grammaticali, invenzioni, suoni per farsi capire, senza dimenticare personaggi e caratteri. Ne risulta una recitazione fortemente espressiva e iperbolica, di grande espressività musicale, che comunica emozioni e suggestioni e racconta, comunque, una storia ben precisa, anche se con frasi apparentemente senza senso compiuto.

Lo stage si articolerà quindi in diverse fasi:

-Venerdì sera: conoscenza degli attori partecipanti attraverso esercizi singoli e di gruppo che ne riveleranno la personalità, il dialetto o la cadenza regionale, la fisicità, l’espressività corporea e vocale.

-Sabato mattina: analisi di alcuni testi e video che rappresentano il grammelot: Dario Fo, Gigi Proietti, Adriano Celentano, La Linea Lagostina. Questo lavoro è unito a esercizi di gruppo per cominciare, attraverso l’imitazione, a liberarsi di schemi e tensioni.

-Sabato pomeriggio: con ogni attore lavoriamo su una piccola storia con un personale e unico grammelot, partendo dal dialetto o da una lingua straniera, e utilizzando corpo, gestualità, risuonatori vocali, ritmo e invenzione. Dall’imitazione siamo passati dunque alla creazione personale e guidata.

-Domenica mattina: improvvisazioni singole, a coppie e di gruppo. Creazione di piccole scene.

10 maggio 2022

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