Raid Pechino-Parigi: 100 anni dopo Itala ci riprova ed è ancora leggenda (4^ puntata)

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Seconda parte – Dal Belgio all’Olanda – La velocità di crociera dell’Itala, che è di 50-60 chilometri all’ora ci sconsiglia di seguire le autostrade. Inizia la campagna, leggermente ondulata, bella, curata con le linde casette degli agricoltori. Passiamo sui campi di battaglia della prima guerra mondiale, della Somma, della Marna, dello Chemin de Dame. Tanti cippi a ricordo di spaventosi massacri; vediamo anche il cippo a ricordo dell’armistizio del 1918. Poi i forti della Linea Maginot oggi utilizzati per la coltivazione dei funghi. Almeno ora servono a qualcosa.

L’aspetto delle strade è sempre gradevole, adagiate sul terreno, non impattanti. Notiamo che le statali sono decisamente più ampie e veloci che da noi, tanto che la nostra media non differisce molto dalla velocità di crociera dell’Itala. Naturalmente a favore gioca la conformazione del terreno, più pianeggiante che da noi, costretti a lottare con montagne e dirupi. All’ingresso in Belgio ci viene incontro una carovana di vetture storiche, solo italiane, del Reale Automobil Club del Belgio, il RACB.

In molte rotonde, all’ingresso dei paesi, un simbolo dell’attività locale, a Chimay una vasca di fermentazione della birra, altrove il carrellino di una miniera o la statua di una mucca. Il paesaggio non cambia molto da quello francese, boschi e campi, mucche al pascolo, casette unifamiliari in mattoni a vista o in pietra, tetti molto spioventi ricoperti con lastre di ardesia. C’è uniformità nell’architettura nella campagna e l’aspetto è gradevole.

Autoworld Brussels

Sostiamo prima a Liegi poi a Bruxelles sempre accompagnati dalle vetture storiche italiane. È commovente l’ospitalità che ci viene offerta dai nostri connazionali residenti in Belgio. Sono tantissimi, l’italiano è la lingua straniera più parlata, ovunque si incontra qualcuno che parla italiano e non c’è locale pubblico ove non si parli italiano. A Bruxelles la festa per il nostro arrivo è nella piazza davanti al monumento celebrativo dell’indipendenza, tra il museo dell’automobile, il museo dell’aviazione e quello storico. Ad accoglierci, con i rappresentanti del RACB anche l’ambasciatore italiano, il console italiano e tanti nostri connazionali. In tutti i discorsi affiora il valore del contributo italiano allo sviluppo del paese.

Autoworld Brussels

In Francia e Belgio siamo in tempo di vacanze e di feste nazionali, il 14 luglio in Francia, il 22 luglio in Belgio. C’è molto traffico turistico. In questo traffico notiamo una differenza con l’Italia, ci sono tante roulotte in circolazione ma pochi camper, l’esatto opposto che da noi. Sarà per la maggiore disponibilità di campeggi e di vetture più grandi che possono meglio trainare una roulotte. Bruxelles ci appare stranamente deserta. Sono iniziate le ferie estive ed è come da noi a Ferragosto. Molti negozi ed esercizi commerciali sono chiusi. Ancora auto storiche, questa volte tutte Lancia, ci accompagnano verso l’Olanda. Attraversiamo la piazza che è stata intitolata al Maresciallo Montgomery, con il relativo monumento e ci avviamo verso la campagna.

Siamo nella parte fiamminga del Belgio le scritte non sono più in francese ma in fiammingo. Non c’è bilinguismo, in tutta serenità le scritte sono nella lingua prevalente del posto. Attraversiamo i primi canali con i classici ponti apribili per permettere il transito delle barche. Il paesaggio non cambia, linde casette con tanti fiori, tutte unifamiliari, i condomini esistono solo nelle grandi città, nei boschi che attraversiamo ci aspettiamo di vedere da un momento all’altro uscire dei folletti, tanto che sembra proprio il paese delle fate. Senza più frontiera entriamo in Olanda, solo un evidente cambiamento, ai lati delle strade le piste ciclabili per le quali l’Olanda è celebre nel mondo.

Raamsdonksweer

La nostra destinazione è Raamsdonksweer al museo nazionale dell’automobile dove siamo accolti dal locale Automobil Club. Anche a Bruxelles eravamo stati accolti nell’Autoword, il locale museo dell’auto. Possiamo fare un confronto tra i due musei. A Bruxelles la provincia ha ristrutturato uno dei complessi del monumento celebrati vo del cinquantenario dell’indipendenza e lo ha posto a disposizione del museo dove collezionisti privati possono esporre le loro vetture. A Raamsdonksweer l’edificio invece è privato con vetture sempre di proprietà di collezionisti privati.

Raamsdonksweer

Questo secondo museo è stupefacente, con pezzi davvero pregiati conservati splendidamente. Tutta la storia dell’automobilismo, dalle prime vetture del 1885/86 ai giorni nostri. Nei due musei vi sono curiosità incredibili, uno dei primi camper (1911 su telaio Ford), una delle prime 4×4 una Spyker del 1903, un ufficio mobile del 1932, una roulotte del 1937, le prime Ferrari del 1949, le Maserati e le Alfa da corsa, compresa la vettura di Nuvolari, auto che hanno corso a Le Mans e a Indianapolis, vetture appartenute a personaggi celebri, come Churchill e Presley e la famosa Aston Martin di James Bond. Il museo di Raamsdonksweer, per un appassionato di auto merita un viaggio. A oggi, 24 luglio 2007, da Parigi abbiamo percorso 725 chilometri e l’Itala si comporta splendidamente, così come si addice a una nobile signora.

Gianni Carnevale

17 luglio 2022

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