Quesito maceratese: il cassonetto è da ritenersi un elemento decorativo della città?

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Piazza della Libertà – Scrive il signor Luigi V., maceratese: “In foto un angolo di piazza Libertà destinato a parcheggio di moto e scooter.  E già non ci siamo perché è una pessima ubicazione in uno spazio con sensibile pendenza che potrebbe creare problemi di stabilità per il mezzo parcheggiato. Come si può vedere mancano le righe bianche per gli stalli ma lievemente accennato c’è un mix di colori vari, che va dal blu al giallo, a generare confusione. Come se tutto questo non bastasse, in bella vista davanti la facciata della chiesa di San Paolo il Cosmari ha pensato bene di sistemare due cassonetti per l’immondizia (umido – destinato a mandare cattivi odori – e vetro), poi ci si sono messi pure i residenti ad abbandonare lì dei sacchetti gialli, accatastandovi anche materiali di vario genere.

Eppure questa piazza è il posto più centrale di Macerata. Il  centro storico è pieno di uffici e di qui passano tanti impiegati; è ancora pieno di negozi e qui passano titolari, commessi, fornitori e clienti; qui c’è la università e ci passano insegnanti e studenti; qui sulla torre campeggia l’Orologio del 500 visitato dai turisti. Macerata sta cominciando a diventare una città ecologico/tecnologica e, per migliorarsi, potrebbe prendere esempio da Comuni vicini, come Sarnano e Fermo (con amministrazioni di colore opposto l’una all’altra), dove si trovano parcheggi sicuri e puliti, dotati di colonnine gratuite per la ricarica di e/bike e scooter elettrici, finalizzati a intercettare questo segmento di utenti che in attesa della ricarica visita la città, i bar e i negozi”.

In periferia – “Benvenuti a – Bienvenus à – Welcome to – Willkommen in MACERATA” e, di fianco… la Città della monnezza. Questa ultima definizione sul cartello non c’è scritta ma si capisce dalla sistemazione dei cassonetti e dai sacchetti  che lì sono stati depositati: materiali illustrativi di Macerata oppure semplici elementi decorativi?  

16 ottobre 2022

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