Porter Piaggio elettrici a guida automatica (senza pilota) da Milano a Shangai – 1

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In questo numero (La rucola 291) il report di una impresa straordinaria, quella di quattro Porter Piaggio elettrici a guida automatica (senza pilota) che da Milano sono arrivati a Shangai. Ora lo proponiamo a puntate sul sito, una ogni giorno. Il nostro ringraziamento va a Gianni Carnevale che ha preso parte al raid e ci ha inviato il resoconto e le foto della spedizione.

Porter Piaggio in marcia e non c’è autista!

Milano – Parma – Roma – A neppure un mese dalla conclusione di Overland 12, il periplo dell’Africa, si apre un nuovo capitolo per le avventure di Overland. Il viaggio dall’Italia verso la Cina: raggiungere Shanghai per la chiusura dell’Expo 2010 e il gemellaggio con Milano per l’Expo 2015. La partenza da Milano con un messaggio del Sindaco Moratti per il Sindaco di Shanghai, poi a Roma per ricevere il messaggio del Ministro degli Esteri Frattini il quale preannuncia che sarà a Shanghai per accogliere la carovana di Overland 13. Una rapida puntata a Parma per il saluto del Rettore dell’Università e poi via verso la nuova avventura.

L’esperimento – Perché il saluto del Rettore dell’Università di Parma? Qui, nella facoltà di ingegneria, sono stati preparati i veicoli simbolo di questo viaggio, quattro veicoli elettrici della Piaggio che copriranno il percorso a guida automatica, senza un autista a bordo solo seguendo le indicazioni di un veicolo guida e rilevando da soli la posizione sulla strada. Si tratta di un esperimento di enorme importanza che potrebbe rivoluzionare in un prossimo futuro il mondo del trasporto. E già appaiono sul mercato le prime applicazioni pratiche. Non si può negare che esistano anche complessi problemi legali e di normativa, ma certamente, anche se lentamente, il trasporto si evolverà in questa direzione. Overland si pone oggi ancora di nuovo e di più come messaggera della tecnologia italiana.

Expo 2010 Milano 2015

I partecipanti – In questa nuova avventura di Overland ancora dei braidesi, l’ormai veterano Gianni Carnevale, Beppe Bonaudi e Mario Cravero che hanno già partecipato alle avventure di Overland e Valerio Bailo alla sua prima esperienza. A seguire i quattro Porter della Piaggio tre Iveco Eurocargo, due attrezzati a box e uno a carro soccorso, e quattro camper noleggiati da Grosso Vacanze di Genola (CN).

L’organizzazione – La scelta dei camper è dettata dalla necessità di effettuare le soste in funzione dell’autonomia dei Porter Piaggio e non dalla posizione degli alberghi. A bordo del veicolo soccorso il generatore di corrente per la ricarica delle batterie dei veicoli elettrici.

L’itinerario – L’itinerario si svilupperà attraverso Slovenia, Croazia, Serbia, Ungheria, Ucraina, Russia Europea,  passaggio degli Urali, poi Siberia (Russia Asiatica), Kazakistan e, infine, la Cina dopo aver scavalcato il massiccio del Thian Shan. Nel viaggio sono previste tappe in diverse città, la prima a Belgrado in Serbia, poi a Kiev in Ucraina, a Mosca e in numerose città russe poi ad Almaty in Kazakistan e infine a Shanghai. In tutte queste tappe è in programma una conferenza stampa per illustrare lo scopo del viaggio e la tecnica di guida dei veicoli oltre a  una dimostrazione pratica di guida automatica.

La modalità leader-following – Il percorso non è memorizzato per punti GPS quindi non si può utilizzare la relativa modalità di guida automatica. Per gran parte del tragitto si sa che le segnalazioni sul manto stradale sono carenti per cui è quasi impossibile far viaggiare i Porter basandosi sulle linee bianche di demarcazione e sulle barriere laterali. Questa modalità di guida la si potrà utilizzare nella parte finale del viaggio sulle autostrade della costa orientale della Cina, in ottime condizioni di manutenzione. Si sceglie quindi la modalità leaderfollowing, il primo veicolo viaggerà guidato manualmente, il secondo “leggerà” il primo veicolo e ne seguirà il percorso.

Expo 2010 ministro Frattini

L’autonomia elettrica – I Porter hanno un’autonomia di circa 100 chilometri, per cui viaggiando a coppie di due, si potrebbero percorrere 200 chilometri (100 chilometri per coppia) prima di fermarsi per almeno 8 ore per ricaricare le batterie. In questo modo però la percorrenza giornaliera sarebbe limitata a soli 200 chilometri e a sole 4 ore di viaggio al giorno. Per sicurezza, tenendo conto che la carovana è composta in totale da ben 9 veicoli, è escluso di poter viaggiare di notte. Per aumentare la percorrenza giornaliera si pensa di sfruttare il generatore a bordo del camion soccorso per ricaricare le batterie di una coppia di Porter mentre l’altra coppia viaggia e di ridurre leggermente le tappe per non scaricare completamente le batterie e ridurre così il tempo di ricarica a 6 ore. In questo modo si pensa di poter percorrere tra i 250 e i 300 chilometri al giorno.

L’organizzazione per le ricariche –  Nella tappa iniziale la prima coppia di Porter percorre 54 km, si cambia e la si mette in ricarica a bordo del carro soccorso. La seconda coppia percorre 90 km, in totale 144 km. Stop dopo 4 ore alle 12 e tutti i 4 veicoli in ricarica per 4 ore fino alle 16. Alle 16 si parte con la prima coppia che ha avuto 6 ore di ricarica, (2 a bordo e 4 a terra) e la seconda coppia a bordo ancora in ricarica. Si percorrono  63 km poi nuovo cambio e la seconda coppia che ha avuto anche lei 6 ore di ricarica (4 a terra e 2 a bordo) percorre 75 km. È ormai buio all’esaurirsi della carica della seconda coppia. In totale sono stati percorsi con i Porter viaggianti 282 km.

Percorrenza giornaliera costante – Nelle tappe successive, con la stessa sequenza, la percorrenza giornaliera si attesterà sempre su questo valore, condizionato anche dalle ondulazioni del terreno che nelle salite rallentano sensibilmente la marcia e aumentano il consumo di energia. Del resto questi veicoli sono progettati per un uso urbano, in città prevalentemente pianeggianti. Finché le condizioni di luce lo consentiranno si seguirà sempre questa cadenza che si ritiene la migliore in termini di percorrenza. Si constata anche che il secondo veicolo, quello che viaggia in automatico, consuma più energia per il maggior uso dei freni e dell’acceleratore. La tecnica del veicolo, studiata in previsione di un uso prevalentemente urbano su terreno pianeggiante non prevede il recupero dell’energia in discesa e nelle frenate. continua

Gianni Carnevale

30 novembre 2022

 

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