I danni dell’acqua non sono imprevedibili, basta solamente non dimenticare il passato

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Scrive Valentino Lampa: “Oggi nel Comune di Pievetorina ho avuto la certezza di quanto la memoria dell’uomo sia corta, corta così come la vista: cortissime. Qui si sta edificando praticamente dentro il torrente, mentre un nostro antenato ha impiegato tempo e risorse per ricordarci la esondazione del 1836 e l’altezza che raggiunse l’onda di piena, mettendo in opera una targa a ricordo. L’attuale edificazione è realizzata a una quota inferiore di circa 10 metri rispetto al livello dell’acqua raggiunto e indicato nella targa. Grazie ‘avo’! Oggi se il torrente dovesse di nuovo esondare naturalmente la colpa sarebbe della vegetazione presente”.

E qui si apre un’altra memoria corta e un’altra vista corta…basta guardare la foto qui sotto: è il fiume Chienti ma la situazione del Potenza è identica… dovesse esserci una piena, con tutta quella vegetazione che andrebbe a ostruire il letto del fiume… pensate che inondazione, che disastro, con tutte le case e le strutture commerciali e industriali costruite a livello del fiume!

Fiume Chienti

19 gennaio 2023

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