La vita, questa nostra vita / di cui non siamo padroni / perché il Padrone è un altro, / ed è uno solo, / è un’idea stravagante. / Certo io sono serva / e neppure la vita m’appartiene / ma i padroni son tanti / e tutti autorizzati a spegnerla. / Tu, Grande Vampiro, / fantasma muto e subdolo / che succhi tenace nelle vene / finché non ci dissangui… / Tu, che negando l’amore / per cui raggiungi le dorate sponde / cancelli dal mondo che ti accoglie… / Tu, che nel cuore hai il cadavere / di un uomo ancora vivo… / Tu, che con la falce della lingua / devasti i cuori… / Tu, che per un pugno di diamanti / scarnifichi i fratelli… / Tu, che… / Sì, tu, tu e tu… / Quanti padroni! / Ma non temete. Avrete un funerale. / Coronerà la vostra spietatezza / una spirale d’incenso. / Forse la man / che con un colpo rapido d’accetta / taglia il ramo ormai secco / per la pietà di sé / è un gesto innocente, / quasi gentile.
Franca Petracci
19 febbraio 2023