Non è la prima volta – e non sarà sicuramente l’ultima – che l’Avvocato Roberto Gaetani accantona provvisoriamente i quattro codici per dedicarsi al sottile piacere della scrittura sugli argomenti più diversi, con una particolare predilezione per la storia e la cronaca locale, con ben sette volumi all’attivo.
Questa volta però è l’occasione per la presentazione di un’opera, sicuramente unica nel suo genere, arricchita per di più dalle riproduzioni di un gran numero di cartoline illustrate d’epoca, frutto di pazienti e lunghe ricerche nei mercatini, tutte incentrate sul tema degli innamorati: molto discrete le prime – all’incirca sino intorno agli anni 20 – molto più spinte con bacio appassionato in bella evidenza quelle dei periodi successivi, sino all’attuale loro scomparsa dal mercato anche perché il bacio ha perso oggi il suo tradizionale significato, divenendo – secondo l’autore – un semplice “hors d’oeuvre”, un antipasto della consumazione finale.
In aggiunta alle cartoline – delle quali è narrata la loro lunga storia con gli interventi di numerosi illustratori che le hanno realizzate – ben 99 disegni, opera dello scrittore: fatti in punta di penna e di soggetto ironico sul tema, con chiari riferimenti a un artista d’oltre oceano, come pure risentono d’influssi sud-americani i riquadri dei disegni e i finalini. Il tutto ha dato vita a un libro di oltre 300 pagine, diviso in tre parti, come risulta dal titolo: “Il bacio, i bacilli… e compagnia bella!”.
Sul primo argomento, alle immagini delle cartoline si aggiungono – quasi a commento – i versi di ben 30 poeti, italiani e stranieri, per i quali il bacio non è solo un apostrofo dal colore rosato, ma è molto di più, specie per le rime in dialetto di Trilussa, di Maurizio Ferrara o di Claudio Principi: versi che sicuramente non sono inclusi nelle antologie scolastiche e si leggono con molto piacere all’inizio, ma alla fine il riso diventa amaro. Alle poesie è aggiunta una “Conferenza sul bacio” scritta e stampata a Civitanova nel 1932 dal tipografo Aurelio Ciarrocchi, illustrata in copertina da un disegno di due amanti allacciati nel bacio, opera del figlio Arnoldo, allora sedicenne, destinato a divenire il grande artista che tutti conosciamo. Sui bacilli che si contraggono con il contatto delle labbra con il bacio ne parla a lungo il dottor Giuseppe Natalucci che nel 1934 era medico a Civitanova . Fra le altre notizie di carattere sanitario, ormai datate, figura il riferimento a un editto emesso in quel periodo dalla Russia bolscevica contro il bacio, in nome dell’igiene pubblica.
La terza parte del volume – la più corposa – è, come dice l’autore, proprio una bella compagnia! Sono divagazioni sulla evoluzione del rapporto di coppia causate dall’attuale vita sociale. Oggi anche nel matrimonio, la donna non è più come un tempo l’angelo della casa, ma vuole avere un proprio ruolo nella società e l’indipendenza economica con il proprio lavoro. Una delle concause di tale profonda modifica dei rapporti di coppia è determinata – secondo Gaetani – non solo dal passare del tempo ma anche e soprattutto dal burrascoso imperversare di radicali modifiche nel campo dell’arte, della politica nazionale e locale e della religione. Di tutte queste concause viene dato un puntuale riscontro; in particolare è molto valido e interessante il lungo e documentato discorso sulla politica nazionale e locale dal dopoguerra a oggi.
Nel primo caso è interessante la ben documentata ricostruzione della “discesa in campo” nel ‘94 dell’imprenditore di Arcore su sollecitazione di Bettino Craxi , consapevole che i suoi giorni in politica erano ormai contati. Ritorna invece il ricordo – per quanto riguarda la storia locale – di don Clario Pallotta, un vulcanico prete di Civitanova, parroco a Corridonia, acceso alfiere della concezione egemonica assegnata da Pio XII alla DC, per cui la DC locale nelle elezioni del ‘53 ottenne la maggioranza assoluta a Corridonia, tra accese polemiche e forti scontri con il locale PCI.
Non manca infine il richiamo al massiccio intervento dei mezzi di comunicazione di massa, con particolare riferimento all’opera, più che quarantennale, dell’uomo di Arcore, che con i programmi trasmessi sulle sue numerose reti private è riuscito a incidere in profondità sui gusti, le scelte, il carattere dell’italiano medio. In conclusione per Gaetani si è verificata la “clonazione” dei nostri connazionali a immagine e somiglianza dell’inquilino di Villa San Martino in quel di Arcore. Ne dà visiva, ironica, conferma la cartolina qui riprodotta, acquistata da Gaetani a Bruxelles in un negozio il cui titolare l’aveva presa in Sicilia. Era in vendita in Belgio al prezzo di un euro. Agli italiani invece la “clonazione” è costata molto di più in tutti i campi. Roberto Gaetani ha dedicato il libro al figlio Claudio giovane docente universitario dalla vasta cultura e dai molti interessi; se ne è andato troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile nell’ambiente culturale non solo locale.
Siriano Evangelisti
4 settembre 2023