Viaggio al centro de “La Rucola”: la strada verso la redazione è costellata di ricordi

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…Seconda…poi terza! Di nuovo scalo e ricomincio! Non li ricordavo più i tratti di strada incastonati tra le campagne del maceratese, mi sono divertito a cambiare i rapporti della macchina, quasi una macchina del tempo perché i ricordi si palesavano a ogni sterzata. A ogni segnale della cartellonistica… ricordi adolescenziali, periodo universitario, gite fuori porta, spensieratezza e voglia di spiccare il volo… per dove? Non aveva importanza! L’importante era librarsi e vibrare nelle novità! Bei ricordi.

A un tratto però la strada diventa più solenne, la curiosità riprende il sopravvento e con minuziosa maniacalità osservo i civici per identificare l’abitazione giusta. Suono il campanello. Un piccolo messaggero a quattro zampe annuncia il mio arrivo e, dopo pochi istanti, si palesa l’uomo delle “chances”, mi accoglie nel suo regno immerso nel verde coadiuvato dalla sua compagna e, dopo le presentazioni, ci addentriamo nel suo laboratorio.

I libri hanno quasi preso il posto delle pareti, una consistente fetta di cultura dimora in quelle stanze. Finalmente ho potuto osservare con i miei occhi dove l’artigiano della scrittura opera e dove tutti gli scritti giunti da ogni parte danno vita a questo periodico che state leggendo… eh già! Il fantastico mondo de “La Rucola”! Grazie Fernando per la fiducia dimostratami in questi anni.

Francesco Sabbatini

11 settembre 2023

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