Il Centro Studi Storici Maceratesi ricorda Aldo Adversi, una persona di grande cultura

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Il Centro Studi Storici Maceratesi organizza per martedì 3 ottobre, alle ore 17, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata, un incontro per ricordare uno dei suoi fondatori, il Dott. Aldo Adversi, che è stato anche direttore della Mozzi-Borgetti dal 1965 al 1987. L’evento ha avuto il patrocinio del Comune di Macerata e si avvale della collaborazione della Biblioteca.

Il Centro Studi Storici Maceratesi è stato fondato nel 1965 grazie a una idea e all’opera di due rappresentanti della miglior gioventù maceratese del dopoguerra, i professori Dante Cecchi e Pio Cartechini e anche di un emiliano, il dott. Aldo Adversi, laureato in Giurisprudenza, nato a Medicina (BO) ma che proveniva da Bologna città in cui si era trasferito e nella quale dal 1956 ricopriva il ruolo di vice-bibliotecario. Nel 1964 vinse il concorso come direttore della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata e nel gennaio del 1965 vi prese servizio.

Passarono pochi giorni perché i rappresentanti e dirigenti di tre importanti istituzioni culturali maceratesi si conoscessero e cominciassero a condividere idee comuni: Cecchi era assessore alla Pubblica Istruzione e già noto storico, Cartechini direttore dell’Archivio di Stato e Adversi nuovo direttore della Biblioteca. Conoscenza e collaborazione erano inevitabili. Subito i tre decisero di incontrarsi per dar vita finalmente a un’associazione che riunisse gli studiosi e quanti fossero interessati alla storia della Provincia. Si trovarono concordi sul fatto che c’erano ormai le condizioni per concretizzare una necessità avvertita da tempo: creare una associazione che indagasse e approfondisse i vari aspetti della storia e della cultura di Macerata e del Maceratese, come stava avvenendo in altre parti d’Italia. Così, poco dopo, il 27 aprile del 1965, nella Sala Castiglioni della Biblioteca convocarono l’assemblea costitutiva che diede vita al Centro Studi e nella circostanza fu anche approvato il primo Statuto.

Il dott. Aldo Adversi, in verità a Macerata è stato poco ricordato, anche perché dopo il pensionamento se ne ritornò nella sua Bologna dove è morto nel 2004. Il Centro Studi si è sentito in debito nei confronti di Aldo Adversi avvertendo, tra l’altro, che dell’autorevole personaggio si stava perdendo la memoria essendosi allontanato da Macerata da molti anni, così ha sentito il dovere di dedicargli un evento anche perché gli altri due fondatori sono stati ricordati con importanti manifestazioni culturali: per il prof. Dante Cecchi nel 2016, venne redatto e pubblicato un volume in suo onore, presentato in un teatro Lauro Rossi affollatissimo. Al prof. Pio Cartechini nel 2017 fu dedicato un convegno e un volume della collana “Studi Maceratesi”.

Aldo Adversi, appena insediato come direttore della Biblioteca cominciò ad affrontare alcuni problemi annosi dell’Istituto, in particolare l’ammodernamento delle attrezzature e dei servizi, aggiornò e ampliò i fondi librari, istituì sale di libera consultazione anche con sezioni speciali per ragazzi ed anziani. Avviò la catalogazione del fondo dei manoscritti, compresa quella dei manoscritti musicali commissionata a Libero Paci. Diede il via alla ricatalogazione del fondo antico anche per facilitare l’individuazione di edizioni rare. Assunse l’incarico della direzione della redazione della Storia di Macerata, in cinque volumi, opera completata con Dante Cecchi e Libero Paci. Ebbe una precoce sensibilità nei confronti degli audiovisivi e nel 1981 fu promotore di un convegno sulle fotocineteche i cui atti rimasero a lungo un riferimento nelle bibliografie. Creò la fototeca della Biblioteca lavorando alla descrizione delle foto dei fondi Bernardini, Balelli e di altri fotografi operanti a Macerata tra Ottocento e la prima metà del Novecento, una porzione dei fondi sempre molto utilizzata per ricerche di storia urbana e sul patrimonio artistico. Si impegnò molto anche per migliorare la struttura della Biblioteca che fu dotata di un ascensore, di un parafulmine, di nuovi infissi, di un nuovo impianto di riscaldamento e illuminazione e di nuove scaffalature. Svolse anche attività di promozione dell’Istituto Bibliotecario con articoli giornalistici e varie pubblicazioni. Tutto questo fece aumentare di molto la frequenza nella Biblioteca, complice anche l’istituzione della Facoltà di Lettere e filosofia nella locale Università. Nonostante le difficoltà di lavorare lontano dalla sua famiglia e dalla sua città, confidò più volte ad amici e collaboratori di provare grande soddisfazione nel lavoro che svolgeva e che non avrebbe mai lasciato Macerata prima del raggiungimento della pensione. E così avvenne.

Il programma dell’evento in ricordo di Aldo Adversi del 3 ottobre prevede l’apertura dei lavori a cura del prof. Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi. I saluti delle Autorità presenti. L’intervento della dottoressa Alessandra Sfrappini che nel 1987 raccolse il testimone da Adversi nella direzione della Biblioteca (Il bibliotecario Adversi e le istituzioni culturali maceratesi). L’intervento del dott. Michele Filippini, da Medicina (BO), che parlerà di Adversi e del suo impegno negli anni in cui non è stato a Macerata. Dopo gli interventi seguirà un percorso bibliografico in alcune sale della Biblioteca dedicato all’opera e alle iniziative di Aldo Adversi.

2 ottobre 2023

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