Vari tipi di accattonaggio ma il più odioso è usare i bambini per raccogliere denaro

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 Sino a qualche anno fa l’accattonaggio per la legge italiana era un reato e il farlo con un bambino piccolo in braccio era un’aggravante. Poi il tutto è stato cancellato ed è sbocciata l’era dei “Vu cumprà?”, alcuni decorosi e inoffensivi altri insistenti e aggressivi. Oggi il fenomeno è stato limitato e in questa estate sulla nostra spiaggia si consentiva loro di transitare solo lungo la riva.

Sulle cronache è balzato varie volte il fatto di persone che si qualificavano come appartenenti a enti benefici ma l’unico vero ente per cui chiedevano soldi era la loro tasca. Ora permettetemi di ricordare una campagna, intelligente e più che necessaria e, direi, doverosa con la quale si è combattuto il fenomeno dei bambini utilizzati come minatori, per scavare gallerie più piccole o, addirittura, come soldati.

Salvaguardare la dignità e il diritto dei bambini di vivere la loro vita come tali è sacrosanto ma oggi è “felicemente” nata, in televisione soprattutto, la moda di usare bambini malati o diversamente abili per convincere la gente a donare soldi. Il fine sarebbe sempre umanitario ma, per antica credenza, il fine non giustifica i mezzi e quando questi sono quelli di usare un bambino sofferente solo ed esclusivamente per convincere la gente a sborsare denaro, a mio avviso la situazione è veramente deprecabile. Quel che è ancora più, direi, scocciante è “usare” sempre bambini sofferenti o con gravi handicap perché così il messaggio sarebbe più efficace e penetrante.

Questo sistema fa nascere in me reazioni diverse: una di pena immensa nel vedere quei visini sofferenti; un’altra di rabbia per l’uso inumano che si fa di quei bambini. Dovrebbe esserci qualcuno con il compito di vigilare affinché la pubblicità sia fatta nel modo corretto. C’è? Oppure non si è accorto dell’uso sempre più martellante che si fa dei piccoli malati o diversamente abili?  Si può obiettare che il tutto si fa solo ed esclusivamente a scopo di bene, ok ma… affermava Archimede: “Datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo!” quindi invece dei minorenni si potrebbero usare testi più  intelligenti e convincenti, come punto di appoggio per alzare il livello della raccolta fondi.

Cesare Angeletti “Cisirino”

28 novembre 2023

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