Il califfo di Bruxelles ci fa udire poco perché tiene al nostro udito: solo bisbigli…

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È una strana sensazione sentirsi sul collo il fiato del califfo di Bruxelles; in effetti direi alquanto interessato alle mie orecchie, o meglio alle mie capacità uditive, che a sentirlo vorrebbe salvaguardare, per il mio bene, o per il bene del sistema sanitario. Fuor di metafora racconto il fatto.

In queste meravigliose serate di settembre, che sembra permanere in uno stato di grazia meteorologico, amo la sera ascoltare all’aperto, passeggiando tra le vetrine delle librerie della mia tranquilla città di Macerata, il primo atto della “Traviata”, oppure il secondo del “Trovatore”, o perché no il “Flauto magico” di Mozart una notte per intero, esperienza di totale soddisfazione corredato di cuffie e di portatile per cd sempre e assolutamente originali; le registrazioni Decca quando ancora erano possibili in studio sono le migliori.

Avendo rotto il mio portatile ho acquistato il prodotto più costoso di una delle migliori marche. Lo provo con curiosità e al massimo del volume 9, normalmente arrivava a 30, sento soltanto bisbigliare la sinfonia della “Traviata” che è un pianissimo; sono esterrefatto che la storia continui anche con i martelli di Solti del Sigfrido di Wagner. Chieste spiegazioni al supermercato mi dicono che l’Unione europea per salvaguardare l’udito ha imposto un tale massimo volume. Il sorprendente è che nessuno sinora avesse protestato. La gioia di quegli ascolti notturni mi è preclusa perché il bisbiglio non rende affatto la bellezza dell’opera.

Niente acuti, solo bisbigli… please

 Nota della redazione – Cercando nel sito della Commissione europea, dove c’è un bailamme di leggi e leggine, abbiamo scovato su “Fiscalità e unione doganale – salute e sicurezza” questa illuminante (ma bisbigliante) frase: Il rumore può essere fastidioso. Se è intenso o prolungato può anche provocare danni temporanei o permanenti all’udito. Il modo migliore per ridurre il rischio di danni all’udito è eliminare o ridurre il rumore alla fonte. Ahó, ma questi so’ geni! pure meglio di Massimo Catalano, il “re dell’ovvio” in “Quelli della notte” di Renzo Arbore.   

Giovanni Santachiara

23 dicembre 2023

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