Curare con i prodotti dell’alveare e con il ronzio delle api nel “Apiario del benessere”

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Sull’importanza delle api per la vita sulla Terra si dibatte abbastanza, c’è da sperare non ci siano più dubbi. In questa sede vediamo un altro “scorcio”. Il dottor Aristide Colonna, medico chirurgo, presidente dell’Associazione Italiana Apiterapia, con sede a Mazzano Romano (RM), ci illustra le attività di divulgazione, ricerca e formazione del sodalizio che rappresenta.

Dopo aver lavorato per oltre dieci anni in Spagna, a Marbella (non lontano da Malaga), nel centro oncologico Marbella International Hospital, dove già all’epoca c’era una particolarità: si integrava la medicina convenzionale con i prodotti della natura e in particolare i prodotti dell’alveare. Oltre che dall’oncologo il paziente veniva seguito nella totalità, quindi non solo dal punto di vista chirurgico, ma anche nell’alimentazione e nell’integrazione dei suddetti prodotti. Sollecitato da alcuni colleghi stranieri, circa sette anni fa fondò l’associazione il cui progetto è sviluppare la conoscenza dei prodotti dell’alveare per utilizzarli in alcune patologie umane. Questo percorso è combinato con la ricerca scientifica di Università e studi di ricerca italiani. Sono stati svolti diversi lavori in collaborazione, ed esistono delle pubblicazioni scientifiche che avvalorano le capacità curative dei prodotti apiari.

L’associazione organizza vari corsi di apiterapia sia in sede che nel territorio italiano, utili per i vari operatori del settore: naturopati, fitoterapeuti, farmacisti, operatori del benessere, apicoltori ecc. Una delle ultime creazioni è “l’apiario del benessere” che consiste in una casetta di legno collegata a delle arnie, dove all’interno si può respirare l’aroma dei prodotti dell’alveare e ascoltare il ronzio delle api. Si tratta di aromaterapia e api sound (la vibrazione sonora generata dalle api), che aiutano notevolmente: nelle patologie respiratorie e per il rilassamento la prima; mentre la seconda aiuta il paziente nella meditazione. Vi sono oltre settanta apiari del benessere sul territorio nazionale, uno di questi si trova a Sant’Elpidio a Mare (FM).

Si possono utilizzare quasi tutti i prodotti: il miele per la cicatrizzazioni delle lesioni cutanee; il polline fresco congelato, ricco di proteine e con capacità energetiche; la propoli per curare le infezioni e le patologie del cavo orale; perfino il veleno delle api efficace nei processi reumatici e artrosici. Va puntualizzato che questi prodotti sono d’integrazione alla medicina convenzionale.

L’associazione sta seguendo dei lavori scientifici. Il primo insieme con prof. Almo Farina (terzo specialista a livello mondiale dei suoni della natura) dell’Università di Urbino con il quale sta verificando le sonorità e la comunicazione delle api fra di loro. Il passo successivo sarà quello di controllare con i neurofisiologi gli effetti del ronzio delle api sul cervello. Si sta svolgendo un lavoro di biomonitoraggio ambientale per verificare l’inquinamento su tutto il territorio nazionale. Come si sa, le api sono l’insetto più sensibile all’inquinamento. L’associazione collabora con la professoressa Simona Martinotti e il professor Elia Ranzato, dell’Università del Piemonte Orientale, nei processi micro-molecolari che determinano la cicatrizzazione delle lesioni cutanee. Dal 6 all’8 ottobre sono stati presenti a Lazise, sul lago di Garda, per le giornate del miele con convegni sulle api e sull’apiterapia. Collabora con Apimondia (International Federation of Beekeepers’ Associations), un settore della FAO, per promuovere progetti di apicoltura nei paesi in via di sviluppo. L’Associazione Italiana Apiterapia stimola anche la crescita imprenditoriale del settore apistico, con numerosi corsi durante l’anno e con il sito Internet dove si trovano tutte le loro attività: www.apiterapiaitalia.com.

Eno Santecchia

4 gennaio 2023

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