“Ostinata catena, scendo” …fra le pietre e la strada / e un mondo sradicato / che non

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Ostinata catena, scendo / fra le pietre e la strada / e un mondo sradicato / che non offre più nulla, / nemmeno una coperta, / riprincipiando sempre / lo stesso lamento / spezzato, senza roccia. / La scena si torce scorticata / sulle mie grida / e sui cavalli invisibili / che accompagnano i miei gesti / e i miei oracoli non vedenti. / Mastico fiori, sul lercio / dei pozzi senza tempo / e sulle statue perenni / empite di lava. Scorrono / mille anni sulle mie mani / e il mio crocevia rimane / lesionato da queste cadute, / da sciami di api che si gettano / inesauste sulla mia carne, / sul mio mulino, / sul mio canto magico, divenuto / pazzo, di malaugurio.

Elisa Eötvös

7 gennaio 2024

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