Il Direttore de “La rucola” ricorda Matteo Ricucci, un caro amico e un collaboratore

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Lo scorrere del tempo è incessante. Gli anni passano, gli amici ci lasciano. Ora è toccato a Matteo Ricucci. Quanti incontri, quanti scambi di opinione, quanti articoli hai scritto per la nostra “rucoletta”, così la chiamavi. L’aspettavi con ansia, ogni mese e tutte le volte erano lunghe telefonate per i reciproci commenti. Come quando aspettavo la uscita di ogni tuo libro, per goderne la lettura, per poi recensirlo. Ogni volta dicevi che era l’ultimo… ma era una piccola bugia per ottenere l’amichevole sostegno a continuare l’avventura e partiva la tua minuziosa ricerca per essere documentato e preciso e corretto nei confronti dei lettori. Onestà intellettuale e morale erano parte di te, caro amico. Poi il crudele imprevisto: la morte della tua adorata compagna di vita. Non hai resistito Matteo e nonostante l’affettuosa e costante vicinanza di Massimiliano e l’amorevole cura che aveva di te, ti sei lasciato andare mese dopo mese, giorno dopo giorno… la scrittura non ti appassionava  più e “La rucola”, ormai, pubblicava solo le tue poesie… e continueremo a farlo, per averti ancora con noi. Buon viaggio.    

Fernando Pallocchini

Matteo Ricucci

19 febbraio 2024

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