Raccolti da G. Ginobili
Lo vi’, lo pa’ non c’è
Nei tempi andati, di miseria,
spesso nelle case mancava anche un tozzo
di pane e i piccoli, affamati, piangevano.
Le mamme, tra scherzo e accoramento,
per distrarli cantavano:
Lo vi’ lo pa’ non c’è
li frìchi piagne’…
Ti prego, o matre pia,
de fa’ vinì’ lo pa’
in sacristìa.
A Macerata c’era un’altra versione:
T’adoro ‘gni momendo,
lo vi’, lo pa’ non c’è…
oh, che tormendo..!
Robba troata…
A chi ha trovato un oggetto smarrito da altri,
questi, non avendone la restituzione,
lo accusa nel modo seguente:
Robba troata
menza rubbata!
C’era anche questa versione
Chi troa la robba e no’ la rda,
adè latru e non se sa!
Robba regalata…
Quel ragazzo che ha avuto in dono
qualcosa da un altro e questi
ne pretende la restituzione,
si difende con i due seguenti versi:
Robba regalata
non è stata più rdata!
La signora der culo pelato
Per deridere donne sostenute
La signora der culo pelato
lecca padelle e culo smerdato.