Ritrovata la Madonna di Rio Freddo

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Fu rubata nel 1984 a Visso

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Siamo lieti, dopo aver dovuto dare la notizia di tanti furti nelle nostre chiese, finalmente di poter annunciare il ritrovamento di un’opera d’arte rubata. Si tratta della scultura lignea cosiddetta “Madonna delle Grazie” trafugata dalla chiesa di S. Lorenzo in Rio Freddo di Visso nell’autunno del 1984 e sequestrata nei mesi scorsi dai Carabinieri del Comando per la tutela del patrimonio culturale di Venezia in un negozio antiquario. Lunga e preziosa è stata l’attività d’indagine per ritrovare il prezioso manufatto e altrettanto lunga la procedura per il riconoscimento e il provvedimento di dissequestro e di restituzione. Tra i problemi che si sono dovuti affrontare per ottenere la restituzione dell’opera c’è stato quello della inequivocabile identificazione dell’oggetto.

madonna di rio freddo oggiNella nostra diocesi, infatti, non vi è documentazione fotografica precedente al furto, in quanto i comuni di Visso, Ussita e Castelsant’Angelo sul Nera solamente pochi mesi prima erano stati trasferiti dalla ex diocesi di Norcia a quella camerte. Fortunatamente a Norcia c’era stato un parroco, don Ansano Fabbi, che aveva scattato molte foto nelle chiese per corredare il suo libro “Visso e le sue valli” edito nel 1965. Nel volume sommariamente tratta della la chiesa di Rio Freddo e descrive anche la scultura della quale aveva pubblicato anche una fotografia. Proprio questa immagine è stata l’elemento fondamentale per la riacquisizione dell’opera. L’originale dell’immagine, gentilmente inviatoci in copia nitida dall’arcidiocesi di Spoleto-Norcia, ha permesso il definitivo riconoscimento della scultura, seppure sia mutilata delle braccia e sia stata sottoposta nel tempo a un radicale restauro. Un grande ringraziamento per questo importante risultato va all’Arma dei Carabinieri, in particolare al nucleo TPC di Venezia per la tenace attività investigativa; sono poi da ringraziare per il fondamentale aiuto: la Soprintendenza BSAE Marche di Urbino, e l’ufficio beni culturali dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia. Infine un sentito riconoscimento va alla Procura della Repubblica di Torino per il provvedimento di confisca e di riconsegna della scultura, che, non appena espletate le formalità per il ritiro, potrà essere riacquisita al patrimonio della nostra arcidiocesi.

 

Luca Maria Cristini

Direttore ufficio arcidiocesano BB CC

 

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