Il cardinale Francesco Barberini nacque a Macerata

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Il 23 settembre del 1597, in una stanza del maceratese Palazzo Floriani (poi Compagnoni-Floriani e ora Degli Azzoni-Avogadro-Carradori fra via Crescimbeni e via XX Settembre), dal “Tesoriere  della Marca” Carlo Barberini e da Costanza Magalotti nasceva Francesco, il personaggio migliore della casata (non per nulla era maceratese!). Grazie allo zio Maffeo (poi Papa Urbano VIII) percorse velocemente la carriera ecclesiastica e, nel 1623, a soli 26 anni, fu nominato Cardinale da Papa Gregorio XV. Con le vistose rendite cardinalizie Francesco Barberini iniziò allora la costruzione del palazzo gentilizio. Con felice successione chiamò architetti come Carlo Maderno, Gianlorenzo Bernini e Francesco Borromini, sintetizzando i loro diversi stili. Tra i pittori chiamò, a decorare il salone principale, il già celebre Pietro Berrettini (Pietro da Cortona). A differenza dei suoi fratelli, Taddeo e Antonio (costui nel 1628-30 fu a Macerata “prepotente Cardinale Legato), ignoranti e boriosi, Francesco raccolse nel palazzo una sceltissima biblioteca, ricca di codici anche greci, latini e orientali. Nei primi decenni del ‘700 questa raccolta sarà curata dal maceratese Pompeo Compagnoni-Floriani, il prelato più dotto d’Italia secondo il Muratori. Questa biblioteca era talmente importante che nel 1902 Leone XIII (il Papa latinista) la acquistò per la Vaticana. Nel 1679 il maceratese Cardinal Francesco Barberini moriva. Con lui scompariva il più qualificato Cardinale mai nato a Macerata, ma al maceratese perfettamente ignoto. Purtroppo!

Libero Paci

17 agosto 2017

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