Finalmente! Ritornare ad abitare a Castelsantangelo sul Nera

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Angela cara, dopo un lungo peregrinare tra Lucca e Macerata, uscito dalla casa inagibile per i tremendi terremoti del 2016, dopo quasi due anni, tra neve, pioggia, lentezze della burocrazia e non solo, abito nuovamente a Castelsantangelo sul Nera. 

 

Finalmente è… Casetta

Sabato 24 mi hanno consegnato – con colpevole ritardo – la Sae, “Casetta”, situata nel terreno, vicino al Nera, sulla circovallazione, di proprietà prima di Pietro, poi di Luigino Piccinini, dove portavano le loro mucche a mangiare l’erba fresca e a pascolare.

La casa “provvisoria” è bella, accogliente, dotata di tutto dal televisore alle presine per non bruciarsi le mani, ai vini di benvenuto: la casa è vicina a quella di Rita del bar che è sempre gentile e affabile.

 

Ferita aperta

Penso che ogni giorno vedere il paese distrutto sarà una ferita aperta, ma anche la speranza che, con il contributo di tutti,  si possa vedere “Castello” ricostruito: da più parti le notizie ci dicono che i soldi ci sono per la ricostruzione (speriamo ci siano anche per l’installazione di energia rinnovabile sia per gli immobili pubblici che privati) e se ci fossero ostacoli burocratici andranno denunciati e rimossi. 

 

I promessi investimenti

A livello provinciale sono disponibili gli investimenti per le strade, per Monte Prata e la sua stazione sciistica. Meno male che hanno funzionato gli impianti di Sarnano e Bolognola, perchè quest’anno la neve sui Sibillini è, anche la marzolina, scesa copiosa. Ora c’è da sperare che pure gli impianti di Monte Prata saranno aperti il prossimo anno. La Regione ha stanziato numerosi fondi per la casa di riposo, per la sistemazione del cimitero, per la prevenzione, per lo sviluppo.

Angela, il giro di tanti milioni di euro mi fa girare la testa. Ti posso assicurare che le chiacchere sono tante, ma a Castello non si muove quasi niente: si saranno persi o sarà necessario recuperarli con una denuncia alla Procura?

 

Ripartire e non dimenticare

La ricostruzione deve partire soprattutto dalla prevenzione. Ogni giorno vedo il paese distrutto e penso che negli edifici, nelle Chiese e nei Conventi, nelle case di riposo i soldi del terremoto del 1997 non sono stati spesi utilmente.

Non dimenticare questa terra, questo territorio, è un dovere morale per tutti.

Come è sommamente colpevole distruggere, al di là della ricostruzione fisica, l’appartenenza, la storia millenaria, le tradizioni, la cultura di un popolo fiero!

Angela, sono convinto che la gente di montagna difenderà i propri valori, le “sue” risorse  e le conserverà per donarle a un mondo moderno.  

                                                                     

Ringraziare e non tassare

Dobbiamo partire dalla crescita, dallo sviluppo della montagna, dal ripopolamento. La popolazione è sempre più anziana, i giovani sono pochi e alcuni ci lasciano: occorrono nuove imprese, occupazione, turismo, i servizi (qui a Castello mancano i quotidiani e la banca). Intanto vanno ringraziati (non tassati!) i commercianti che sono rimasti o che sono tornati a servire la montagna.

 

Il sogno

Angela, sogno Castelsantangelo sul Nera inserito, con un progetto vero, in comprensorio naturale Umbro-Marchigiano (spingendo anche per la costruzione dell’intesa per la macroregione), che veda assieme tutto l’alto Nera, Castelluccio con i suoi piani fioriti, con la musica e la moda che hanno trovato accoglienza in quei luoghi, con la lenticchia… un insieme eccezionale conosciuto in tutto il mondo, con Preci, Norcia… insomma sogno una nuova primavera per i Sibillini.

Giulio Lattanzi

In foto: le Sae e la struttura polivalente “Casa Amici del Trentino” donata da “Solidarietà Vigolana” e “Pro Loco Revò” 

29 marzo 2017

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