Macerata, EUM cambia sede e si trasferisce in centro

Print Friendly, PDF & Email

Non solo la sede della casa editrice dell’Ateneo, che oggi è ospitata nel direzionale lungo il viale della stazione, ma uno spazio di incontro, culture e territorio: è con questo spirito che i locali della ex Civica Enoteca Maceratese si preparano a ospitare le EUM, Edizioni Università di Macerata grazie all’accordo siglato lo scorso luglio con la Camera di Commercio e alla collaborazione con il Comune di Macerata.

Ha sottolineato il rettore Francesco Adornato: “Le EUM consentono due risultati: avere un’azienda che produce cultura in centro storico, diversificando un modello di rinascita attualmente più basato sulla ristorazione, e fare di questi locali uno spazio dedicato alle culture materiali del territorio, come il vino”.

 

EUM: 550 pubblicazioni – Si tratta di una sede di grande visibilità per le EUM, la casa editrice dell’Università che – ha ricordato la presidente Rosa Marisa Borraccini – nata nel 2004, ha contribuito con il proprio marchio a dare forma, identità e valore alla produzione scientifica della comunità accademica maceratese, consolidandone la reputazione e proiettandola oltre i confini locali e nazionali. Le eum si posizionano tra le più solide university press italiane, con un catalogo di almeno 550 pubblicazioni, di cui 40 le novità edite quest’anno, garantite da rigorosi processi di certificazione di qualità, che hanno guadagnato loro anche la fiducia di autori di altri atenei, centri di studio, ordini professionali, enti pubblici e privati

 

“Premio pubblicazione opera inedita” – Per l’occasione, è stato assegnato il “Premio pubblicazione opera inedita” riservato agli studenti UniMC, vinto per la prima edizione da Michele Cardinali con “La prima di ogni volta”, un testo che affronta con matura leggerezza e con giocosa compostezza tematiche di estrema portata concettuale e di grande spessore emotivo, la cui copertina è stata illustrata da un giovane artista marchigiano, Marco Marinangeli. Brindisi finali, a sottolineare la duplice valenza del luogo riaperto al pubblico, con il vino Ribona, Conti degli Azzoni di Montefano, a cura dell’Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Macerata, guidata da Cesare Lapadula.

 

12 dicembre 2018  

A 3 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti