Roma – Avviato il “Tavolo di Lavoro” per il fermano e il maceratese

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Riceviamo e pubblichiamo dalla Onorevole Mirella Emiliozzi, deputata del Movimento 5 Stelle.

“Si è svolta presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la prima riunione del Gruppo di Coordinamento e Controllo per l’area di crisi del fermano e del maceratese, nato ascoltando le imprese del territorio e tutte le istituzioni centrali e locali.

Con il decreto firmato da Luigi Di Maio il 12 dicembre 2018, il Governo riconosce l’importanza nella produzione del Made in Italy di quest’area, e dà la possibilità al distretto delle pelli e delle calzature di risollevarsi da una crisi che sembrava non finire. 

Nella prima riunione, è stato individuato un percorso operativo e istituzionale che ha come obiettivo la definizione e l’attuazione del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale di quest’area, per poi stipulare un Accordo di programma con la Regione Marche e Invitalia.

Il passaggio più importante, a cui stiamo lavorando strenuamente, e annunciato in modo ufficiale dal nostro Giorgio Sorial, è il lavoro di revisione della legge 181/89, che regolamenta le aree di crisi presenti nel nostro Paese.

Vogliamo, infatti, che questa legge sia accessibile ad aziende piccole e medie, che allo stato attuale non riescono ad accedere ai fondi messi a disposizione. 

Quello che vogliamo fare, nel concreto, è: abbassare la soglia di investimento per rendere disponibili gli strumenti che questa offre ad una platea più ampia di imprese;  favorire l’accesso ai contratti di rete, così da permettere a più aziende piccole e medie di fare sinergia, mettendosi in rete, ed accedere alle agevolazioni;  ampliare le ‘spese ammissibili’, per consentire, a esempio, le spese che riguardano la formazione; snellire e semplificare tutte le procedure; introdurre il concetto di fast track, ovvero una procedura di ulteriore velocizzazione da mettere a disposizione di quei progetti che hanno un particolare impatto in termini occupazionali sul territorio.

Le imprese sono al centro dell’attività del Governo, perché senza impresa non c’è lavoro. Tante aziende hanno stretto i denti, con forza di volontà e sacrificio sono andate avanti. Per loro, dobbiamo continuare questo impegno e continuare a metterli al centro dei nostri impegni politici”.

23 maggio 2019

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