Sanità Marche: decisioni calate dall’alto senza ascolto del territorio

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Per chi non ha seguito la vicenda riassumiamo che, dopo la famigerata determina che depotenzia alcuni ospedali delle Marche, Elena Leonardi (FDI) ha presentato in Consiglio regionale una interrogazione urgente. Come è andata a finire? Ce lo spiega la stessa Leonardi in un comunicato stampa.  

 

Tutto programmato da tempo, ma…

Scrive il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Elena Leonardi: “Non posso ritenermi assolutamente soddisfatta della risposta che il governatore-assessore alla sanità ha dato in consiglio regionale alla mia interrogazione urgente, che chiedeva le modalità di scelta che hanno portato alla determina firmata il 31 dicembre, quasi allo scoccare della mezzanotte. In merito alla determina della direzione generale dell’Asur che va a depotenziare diverse unità operative in alcuni ospedali del territorio, Ceriscioli parla di un percorso programmato da tempo e condiviso con le parti ma poi smentisce se stesso, dicendo che per concordare queste decisioni i sindacati devono ancora essere ascoltati e che potrebbero prospettarsi anche ulteriori soluzioni diverse da quelle annunciate. Ma le preoccupazioni arrivate da tutti i territori, a mio avviso, denotano invece il contrario.

L’allarme lanciato da medici, operatori sanitari e sindaci, racconta piuttosto la realtà di una decisione calata dall’alto, senza la minima condivisione e concertazione con i territori.

Invece Ceriscioli è venuto in consiglio a dire che questa determina sarebbe la fine di un percorso di depotenziamento di 50 unità operative portato avanti in questi anni, lasciando prima sguarniti i reparti di medici e personale e poi piano piano depotenziandoli. Il timore è che tutta questa serie di atti vadano verso una direzione ben precisa, quella di depotenziare lentamente, progressivamente e inesorabilmente la sanità pubblica marchigiana.

 

Una decisione sbagliata

“Inoltre – ha aggiunto il consigliere Elena Leonardi – il presidente Ceriscioli non ha risposto nel merito della mia interrogazione. Chiedevo infatti chiarezza sul perché fossero state scelte alcune Unità operative rispetto ad altre, quali siano stati cioè i criteri per cui è stata operata questa decisione che, voglio ricordare, è arrivata il 31 dicembre ed è stata immediatamente operativa. Il percorso di cui parla Ceriscioli è piuttosto un percorso tacito, che è andato lentamente a depotenziare i reparti nei nostri ospedali, magari lasciando anche la speranza che quelle unità fossero ricoperte, una speranza rimasta purtroppo tale.

Ma che questa sia una decisione sbagliata lo stanno dicendo gli operatori, lo dice chi opera tutti i giorni nella sanità, i sindaci e i cittadini, e raccolgo e rilancio il loro invito a rivedere questa decisione”.

 

L’incontro di Fabriano

Il capogruppo Elena Leonardi, vicepresidente della commissione sanità, impossibilitata per ragioni personali ad partecipare al Consiglio comunale sul Piano Sanitario Regionale che si è svolto a Fabriano nei giorni scorsi, rinnova la vicinanza e la condivisione delle tematiche e delle battaglie delle quali gli amministratori si sono fatti portavoce. “Ho presentato decine di emendamenti al Piano – si legge nel messaggio che il consigliere di Fratelli d’Italia ha inviato al Consiglio – volti alla volontà di una seria e forte esigenza di ripristinare lo squilibrio, presente purtroppo nella sanità marchigiana, tra le aree dell’entroterra, soprattutto montane, e la costa. Ribadisco la volontà di farmi carico nel sostenere le proposte scaturite dalla discussione e del documento deliberato e stigmatizzo le scelte che la maggioranza regionale sta effettuando in tema di sanità pubblica, che penalizzano molti territori e le aree interne, che già vivono pesanti difficoltà dovute al sisma, alla perdita occupazionale, all’assenza di infrastrutture adeguate”.

Elena Leonardi

16 gennaio 2020

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