Bambini: una nuova forma di sfruttamento e di accattonaggio

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È cronaca di quasi tutti i giorni sentire che ci sono bambini nel mondo costretti a lavorare come operai o costretti a fare il soldato. Ciò desta preoccupazione e molti si schierano, giustamente, a favore di coloro che, in vari modi, tentano di risolvere la questione.

Gli “specchietti per le allodole” – In Italia i bambini sono invece strumentalizzati per fare spot pubblicitari che inteneriscano la gente e la convinca a comprare il prodotto. È vero che per questo utilizzo sono pagati e anche bene, ma ciò non toglie che siano usati, a volte, anche in maniera umiliante. Potrei citare vari casi ma è inutile perché, se invece di subire la pubblicità come una male necessario, ci fermassimo un attimo a osservarla attentamente ci accorgeremo di come alcuni bambini e bambine siano usati, in modo improprio, per fare pubblicità a prodotti che non li riguardano minimamente, per cui sono solo mezzi da adoperare come “specchietti per le allodole”.

Un altro aspetto dello sfruttamento dei bambini è quello degli spot fatti per chiedere soldi per motivi assistenziali o di ricerca e per far questo si usano bimbi malati o sofferenti o diversamente abili per intenerire di più le persone. Ora vorrei fare due osservazioni:

Osservazione 1 – È vero che quanto viene chiesto va, o dovrebbe andare, per beneficenza e per la ricerca ma è anche vero che in Italia, paese con le tasse le più alte d’Europa, sono compresi e previsti fondi ricerca e assistenza e da questi dovrebbe venire tutto il necessario per entrambe le cose. Altrimenti succede come per gli Euro raccolti con le telefonate pro terremotati del centro Italia che, dopo tre anni e mezzo, non si sa che fine abbiano fatto e che, secondo alcuni tecnici, sarebbero bastati o quasi per avviare l’intera ricostruzione.

Osservazione 2 – La seconda osservazione, alla luce di quanto sopra, è: ma c’è qualcuno che si fa carico di sapere chi sono e cosa fanno le varie organizzazioni che chiedono soldi e che, poi, controlli affinché i soldi raccolti siano veramente usati per il fine promesso?

Accattonaggio mediatico – Ancora un argomento. Fino a qualche hanno fa, in Italia, l’accattonaggio era reato e l’aggravante era farlo con un bambino in braccio e ciò per salvaguardare i minori dall’essere usati come mezzo per intenerire la gente e quindi adoperarli per tentare far aumentare l’eventuale obolo. Oggi abbiamo un assillo continuo: da tutti i canali televisivi sono “utilizzati” oltre i bambini anche i genitori, i quali, disperati perché abbandonati dalle autorità preposte a tutelarli, si prestano a essere un “mezzo” per quelli che li “usano”. È anche vero che costoro lo fanno nella speranza di avere quell’aiuto negato dalla Sanità per cui si prestano, per il bene dei figli, a quello che è un vero e proprio accattonaggio morale.

Accattonaggio telefonico – Un altro aspetto è la enorme quantità e oggi anche l’entità, delle richieste che vengono fatte ogni giorno. Prima, tramite il telefono cellulare o il telefono fisso, la richiesta era di due, cinque o dieci euro una tantum, ora sono diventati cinque o dieci euro al mese e alcuni, addirittura, chiedono lasciti testamentari. Se un pensionato facesse una telefonata per ogni richiesta, anche per donare un solo euro a ogni richiedente, quasi sicuramente dovrebbe dar fondo alla sua pensione! A meno che non si tratti di quelli che prendono migliaia di euro al mese… loro sì che potrebbero, ridimensionando il loro faraonico compenso, aiutare chi ne ha veramente bisogno.

Gli orfanotrofi – Un altro aspetto, che riguarda il modo di porsi nei confronti dei bambini, è che ci sono orfanatrofi pieni di minori ma i giornalisti, dei telegiornali e della stampa, invitano continuamente ad adottare i cani abbandonati nei canili. Per carità, ciò è bellissimo. Io amo molto i cani ma…  avete fatto caso che dei bambini abbandonati negli orfanatrofi non si parla quasi mai? È vero che in Italia adottare un bambino è come scalare l’Everest, viste le leggi e le pastoie burocratiche, ed è anche vero che gli orfanatrofi danno lavoro a molte persone ma è altrettanto vero che se ci fosse un continuo ricambio, grazie alle adozioni, la cosa sarebbe migliore e più umana. O no?

Greta – Passiamo a Greta, la povera bambina ampiamente strumentalizzata da qualcuno visto che, certamente, da sola non avrebbe potuto fare quello che ha fatto, costei si batte per la difesa dell’ambiente. Ma… sarebbe bello se ci fosse in Italia un altro “Don Chisciotte” come lei, pronto a  battersi per la difesa e la salvaguardia dei bambini e per l’adottabilità degli orfani, affinché questi abbiano quel calore umano e quella dignità che meritano sicuramente.

Cesare Angeletti

19 aprile 2020

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