Alberto Cicarè e Irene Giacchetta: le loro proposte per il commercio a Macerata

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Affermano Alberto Cicarè e Irene Giacchetta: “Il commercio a Macerata negli ultimi tempi entra purtroppo nel dibattito politico solo grazie a prese di posizione extemporanee e di corto raggio che sembrano mirare solo a piccoli interessi di bottega di pochi. Noi vogliamo invece dare una visione d’insieme della questione sforzandoci di non guardare al passato ma provando a immaginare il futuro.

È evidente che attraversiamo un periodo eccezionale, e che la sopravvivenza e lo sviluppo del settore passano per una visione, una serie di soluzioni che riescano a cogliere, se possibile anticipare, i mutamenti in atto nella domanda di beni e servizi.

Macerata ha storicamente un’anima commerciale, che la qualificava e la rendeva attraente nei confronti del territorio. Evidentemente questo richiamo è calato, a eccezione per il settore della somministrazione di alimenti, che comunque soffre pesantemente le conseguenze del Covid. Dobbiamo ragionare ed elaborare proposte per recuperare questa vocazione e attualizzarla ai tempi che viviamo e che vivremo.

Il tempo e la qualità della vita: i negozi di quartiere – Il lockdown ci ha fatto comprendere quanto siano dispendiosi e controproducenti gli spostamenti che ci obbligano all’utilizzo dell’automobile e, soprattutto, quanto prezioso tempo ci fanno perdere: possiamo dare vitalità ai nostri quartieri, alimentare le attività commerciali esistenti e crearne di nuove se promuoviamo l’idea del quartiere autosufficiente, dove gli abitanti possano soddisfare senza dover ricorrere all’uso dell’auto la gran parte delle loro esigenze: acquisti, scuola, svago. Per questo dobbiamo agevolare con detassazioni importanti i negozi e le botteghe artigiane che erogano servizi di prima necessità e che vendono prodotti locali.

Il Distretto dell’attrattività culturale, economica e turistica: il centro storico – Il centro storico non deve essere un salotto mondano, adibito esclusivamente al mero consumismo gastronomico, il centro storico è e deve essere il cuore della città da abitare e vivere integralmente: una città viva e vissuta è una città affascinante ed attraente. Per questo occorre richiamare gli abitanti a vivere il centro storico, possibilmente i più giovani, affinché siano co-produttori e protagonisti dell’offerta economica e culturale del cuore della città.

L’innovazione è il segnale più forte di una città in crescita, che sa guardare al futuro senza perdere la propria identità. Per farlo bisogna costruire una politica integrata che sappia dialogare sistematicamente con settori collaterali ed indispensabili, come quello immobiliare, da stimolare e guidare per il ripopolamento di alcune aree della città.

Macerata pullula di talenti creativi ed artistici, artigiani delle antiche tradizioni locali e di nuove proposte connubio perfetto tra la manifattura e l’innovazione, che non hanno spazi né il sostegno necessario di cui avrebbero bisogno per stimolare il tessuto sociale ed economico della città.

Noi proponiamo l’apertura di un’Officina delle Arti e della Cultura dove poter accogliere i creativi del territorio che avranno finalmente spazi adeguati a condurre laboratori e corsi artistici e artigianali, promuovere esposizioni e performances aperte al pubblico, un luogo dove i talenti si esprimono e si contaminano, generando cultura, incontro e socialità.

Come agevolare i mastri artigiani – Immaginiamo gli immobili abbandonati del centro storico come botteghe diffuse per accogliere mastri artigiani del territorio e richiamare antichi mestieri e tradizioni: un Centro Storico-Bottega cuore dell’artigianato di qualità in cui anche il turista possa conoscere l’identità locale. In linea con la nuova veste bottega del centro storico, si propone anche un mercato settimanale dei produttori locali (soprattutto quelli maggiormente colpiti dal sisma) e mercati di quartiere, riportando in auge i più storici (es. mercatino di Natale in Corso Cairoli).

Dai negozi sfitti, negozi pop-up – Proponiamo l’uso convenzionato di negozi sfitti per l’apertura di negozi pop-up, vale a dire negozi temporanei per i giovani che hanno un’idea imprenditoriale che desiderano sperimentare sul territorio senza rischiare troppo in termini economici. L’esperimento temporaneo non solo favorirà un rinnovato spirito imprenditoriale, ma alimenterà un ciclo continuo di nuove proposte attrattive per la città.

Accordo con la Siae – Un accordo quadro con la SIAE consentirebbe la risocializzazione degli spazi aperti della città, in cui anche il singolo cittadino di talento potrà esibirsi ed allietare l’atmosfera cittadina, in ogni quartiere, e le associazioni saranno agevolate nell’organizzazione di eventi ed attività all’aperto e stimolate nel recuperare feste storiche tradizionali.

I commercianti – Da anni i commercianti della città cercano di farsi sentire e di essere ascoltati: i bisogni di chi contribuisce, con il proprio lavoro, all’economia della città devono essere ascoltati, sempre, pena il rischio di creare tensioni e penalizzare il mercato economico locale.

Assessorato alle politiche del lavoro – È per questo che proponiamo l’istituzione di un Assessorato alle politiche del lavoro, delle attività produttive e del commercio che detti linee politiche chiare e che sia un punto di riferimento strategico anche per i giovani costretti ad affrontare una disoccupazione dilagante. È altresì indispensabile che tale Assessorato provveda a creare e coordinare un tavolo di coordinamento tra Comune e altre istituzioni cittadine, commercianti, residenti e associazioni per affrontare con efficacia e tempistiche celeri le esigenze dei commercianti della città, favorendo l’ascolto e il dialogo con gli attori del settore, nonché accordi sulla gestione coordinata dell’organizzazione e degli orari di apertura delle attività in occasione degli eventi cittadini. I commercianti, per innovarsi, devono anche poter accedere a fondi pubblici: un ufficio preposto ai servizi commerciali costituirebbe un punto di riferimento strategico con la duplice funzione di stimolare l’innovazione delle attività economiche della città e quindi della città stessa, a beneficio di tutti.

Alberto Cicarè – Candidato Sindaco per Strada Comune e Potere al Popolo

Irene Giacchetta – Candidata consigliere comunale per Strada Comune

Irene Giacchetta

20 agosto 2020

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