Elezioni Macerata, dibattito pubblico del centro sinistra sul tema della sicurezza

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Il problema della sicurezza non è né di destra né di sinistra, è un tema di tutti. Se sul versante generale potrebbe essere vero, sul concreto di quanto c’è da fare le cose si complicano. Infatti, le scelte fatte sulla sicurezza, così come per la salute e la scuola, modellano una società, la indirizzano e la coinvolgono.

Infatti non è uguale una società che include con una società che esclude; non è uguale una società in conflitto con una in armonia; non è uguale una società attenta ai più deboli con una invece che li emargina; non è uguale coinvolgere i cittadini in ruoli di controllo sociale diretto con un progetto di mutualità e solidarietà.

Sono alcuni degli argomenti che, al Parco di Fontescodella, la coalizione di centrosinistra ha affrontato attraverso un dibattito pubblico; il tema della sicurezza è uno dei problemi su cui la futura amministrazione vuole incentivare l’impegno perché è consapevole dell’importanza di tale problema e per modellare le risposte alle mutate esigenze dei cittadini.  

Davanti a  una platea numerosa e interessata, coordinato da Romeo Renis, capolista della civica la Nostra Città, il dibattito ha toccato molti dei punti caldi legati alla sicurezza.

Ha detto Fulvio Mercanti, il segretario regionale SILP-CGIL Marche, uno dei sindacati maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato: “L’analisi della situazione ha evidenziato che Macerata è una delle città dove si vive meglio ma non si può sottovalutare il  problema della droga per i giovani e i giovanissimi”.

Secondo Gianni Meuti, già sindaco di un piccolo comune abruzzese e commissario della Polizia di Stato, è fondamentale fare una mappatura dei bisogni sociali della popolazione perché solo conoscendo le necessità si possono programmare gli interventi di prevenzione e di aiuto per le fasce più deboli evidenziando il fatto che non avere punti di riferimento crea insicurezza e altera i bisogni.

Interessanti gli interventi di due candidati di altrettante liste civiche Ariana Hoxha con “La nostra città” e Mahmoud Hany di “Macerata Insieme” che hanno portato la loro testimonianza di integrazione positiva, in merito ai quali Ricotta ha sottolineato il valore dell’integrazione e respingendo facili strumentalizzazioni ha affermato: “Il reato non è etnico ma di chi lo compie”.

I lavori sono stati conclusi dal candidato sindaco del centro sinistra Narciso Ricotta, il quale ha ribadito il valore che ha il problema della sicurezza per la coalizione del centro sinistra. Problema che secondo Ricotta, deve essere affrontato in sinergia con le Forze di Polizia, nel rispetto assoluto delle peculiarità di ognuno. Un impegno che privilegia la prevenzione coordinando un impegno con le famiglie, le parrocchie, le scuole, i centri sportivi, le associazioni, il sindacato, per fare muro contro le dipendenze patologiche di ogni tipo.

Dal dibattito è emerso con forza il valore della comunità che si esprime come Mutualità di vicinato: progetto ideato da Romeo Renis e adottato anche dal Comune di Macerata con protocollo di intesa firmato dalla prefettura di Macerata e dal viceministro degli Interni, la cui applicazione reale sul campo permetterà di far sentire i cittadini parte attiva di una comunità che aiuta i più fragili e soli anche nella prevenzione di reati e truffe.

30 agosto 2020

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