La disamina dei rovesciamenti di posizione delle Cinque Stelle… ahimé cadenti

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Le posizioni grilline sono cambiate nel corso degli anni da un populismo sfrenato e dalla protesta a tutto campo sino a giungere alla posizione odierna filo-liberista. 

Il taglio dei parlamentari – Lo vediamo con la proposta di tagliare il numero dei parlamentari come nel quesito del  referendum confermativo del 20 e 21 settembre 2020. Una tale azione toglie potere al popolo per aggiungerlo alle segreterie di partito senza alcun vantaggio significativo per le casse dello stato. Tra l’altro, quando sia Berlusconi che Renzi provarono ad attuare simili menomazioni costituzionali i grillini li accusarono di “frode massonica e dittatoriale” mentre ora, invece, si sono fatti portabandiera delle stesse nefandezze.  

Gli “oligarchi registrati” – La carenza di  coerenza e la mancanza di «intelligenza politica» da parte del M5S si è vista anche nel modo in cui vengono prese le decisioni, attraverso la piattaforma del Casaleggio Jr, in cui una manciata di «oligarchi registrati» decide per il popolo fiducioso, che si gingilla ancora nella speranza della democrazia diretta. Ma il risultato della speculazione strumentale è sotto gli occhi di tutti.  

L’antico proverbio – Si dice “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi” e quando è così la frattura diventa evidente. Ciò valse per il berlusca, seguito dal renzie e ora tocca al grillo.

Le 5 stelle cadenti – Andreotti, Craxì, Berlinguer? Quelli erano altri uomini, in altri tempi… di quando la politica riusciva a soddisfare sia  gli interessi del sistema che quelli del popolo. Allora si poteva votare tranquilli per ognuno che salisse al potere sapendo che le briciole sarebbero comunque cadute dalla tavola dei magnaccioni. Ma è inutile rimpiangere i padri defunti, i tempi cambiano e le situazioni maturano, anzi vanno in putrefazione. E quindi limitiamoci, per ora, a osservare la parabola catarchica delle 5 stelle cadenti… 

Erano lazzi e frizzi – E da lontano dobbiamo partire per capire il fenomeno del “grullo” e dei 5 stelluti. Per fortuna ho una certa età, e pure una discreta memoria, tanto da ricordare come l’esegeta riuscì a imbambolare le masse. A quel tempo il “comico”, che si limitava a calcare i palchetti di periferia, aveva istituito un “parlatorio” attraverso il quale attingere a notizie di cronaca e proteste popolari che poi riverberava con lazzi e frizzi sul palcoscenico mediatico. Ricordo benissimo che esisteva un indirizzo “dillo al Grillo” (titolo di fantasia) attraverso il quale confidare i propri problemi che poi -se dallo staff del guitto ritenuti portanti- venivano magnificati al teatro. In verità il Grillo non capiva nulla e non sapeva nulla ma riusciva a recitare un copione prestabilito con foga e grandi smorfie e facce storte… e il popolo era soddisfatto. “Che grande protestatario quel Grillo, lui sì che sa…!”.

La nascita della protesta grillina – Così nacque la protesta grillina e così la truffa satanica/ridicola prese forma e assunse veste politica e passò dai carri di Tespi alle piazze degli oppressi, Insomma dal parlatorio la sceneggiata giunse in parlamento. Ma non che portasse a qualche risultato concreto, l’importante era trovare ragioni valide di scontento, e ce n’erano sempre tante…

I continui rovesciamenti di posizione – 1) Le banche private centrali Rothschild producono moneta dal nulla sostituendosi allo stato e lucrandoci sopra? E via una bella campagna a supporto delle idee di Auriti, subito dopo abbandonate per passare ad altri temi meno pericolosi. 2) No all’Europa dominata dalla “crande Ghermania” che poi diventa “sì all’Europa e sì all’Euro ma con moderazione”. 3) Prima “no all’importazione di masse non qualificate che abbassano la dignità del lavoro” e immediatamente dopo “sì alla grande accoglienza umanitaria”. 4) No alla politica razzista d’Israele? E invece sì al grande Israele e al pianto al muro del pianto. 5) Uno vale uno e primarie degli iscritti qualificati sul web ma le decisioni finali le prende il caro leader: “fidatevi di me che so quel che faccio!” 6) Lotta alle riforme anticostituzionali? Ma sì alla  legge elettorale anticostituzionale, in combutta col renzie e col berlusca. 7) Tutela sanitaria e libertà di scelta? I vaccini non sono più un pericolo, anzi fanno bene alla salute, si sa, quindi il governo giallo-rosso si dichiara a favore dell’industria farmaceutica e delle mascherine targate FIAT, etc…

La lettura consigliata… – Ho solo menzionato alcune delle incongruenze grilline, poiché non voglio annoiare il lettore che, nel caso volesse saperne di più, invito a leggersi “l’Arlecchino servo di due padroni” del celeberrimo Goldoni. Insomma il Grillo, che poi così grullo non è, è riuscito a infinocchiare gli innocenti lasciando loro credere che le istanze da loro sollevate erano state portate avanti e custodite in buone mani, in attesa però di tempi migliori… Intanto aspettiamo e decantiamo, che la rivoluzione può attendere!

Coglionotti sì ma fino a un certo punto… – Gli Italiani -è vero- sono innocenti e pure sempliciotti e sopportanti e avvezzi a piegarsi al potere vigente, “franza o spagna purché se magna”, ma di tanto in tanto si svegliano… e tra un “andrà tutto bene”, una merenda fra compagni di merende, una nuova modella di Gucci, un cambio di occhiali da sole e una maggiore attenzione… si accorgono che le urla del guitto avevano il solo scopo di distrarre la loro intenzione di un reale cambiamento, di convogliare la loro buonafede e desiderio di giustizia sul binario morto della “protesta da palcoscenico”. Persino i cinque stelli onesti, che davano credibilità e lustro al movimento, sono in caduta libera, si distaccano… c’era da aspettarselo! I frutti non raccolti nella stagione giusta, cadono a terra e marciscono… (Ndr: cui prodest? chi c’è dietro?)

Paolo D’Arpini

4 settembre 2020

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