Seguendo la moda del momento (iniziata con Salvini con gli oppositori a dire “piazza mezza vuota”, magari dispiaciuti per le mille presenze da loro mai raggiunte) avremmo voluto darvi il numero delle persone presenti per la venuta di Di Maio e Taverna, abbastanza preciso ma il “distanziamento sociale antivirus (Covid, non informatico)” non ce lo ha consentito.
Infatti, a debita distanza dal palco, erano posizionate sedie con un metro di distanza tutto intorno e così ci siamo persi i nostri riferimenti orizzontali. Comunque, a occhio (pur se un detto antico recita: a occhju non ce pija manco moje!”), ci saranno state quattro/cinquecento persone.
Sorvoliamo sulle parole dei politici nazionali che un anno affermano una cosa e l’anno successivo fanno il contrario. Più oneste e credibili le parole di Gianmario Mercorelli (candidato alla presidenza regionale), altrettanto oneste e piene di passione quelle di Roberto Cherubini (candidato sindaco a Macerata).
Lo abbiamo incontrato prima che salisse sul palco, Roberto Cherubini, e abbiamo scambiato due amichevoli parole: era accaldato, emozionato e sorridente.
“Come va questa campagna elettorale?” – “Una esperienza bellissima! Inizialmente avevo timore per l’approccio con le persone, invece ho trovato tanta collaborazione, interesse, perfino calore da persone a me sconosciute. È stato emozionante e mi ha dato una carica straordinaria. Sono invece rimasto dispiaciuto a sentirmi dire da Narciso Ricotta, in un incontro, che un voto dato a me è un voto sprecato (a perdere). A chiunque venga dato un voto mai è sprecato, perché esprime una convinzione, quindi è mancanza di rispetto verso colui che lo ha dato!”
Intanto, mentre nel retro del palco si muoveva un bianco fantasma… sul palco Luigi era pronto a regalare il… gesto dell’ombrello a qualche eventuale contestatore. Ma non ce n’è stato bisogno, sono invece partiti applausi, i maceratesi sono persone cordiali e ben educate. Quasi tutti.
Fernando Pallocchini
12 settembre 2020