Corridonia, “Fratelli d’Italia” affila le armi forte dei voti recentemente ottenuti

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Fratelli d’Italia a Corridonia carichi a mille per aver preso coscienza del forte successo elettorale ottenuto alle ultime elezioni regionali.

Afferma Claudio Cimarossa: “Finalmente abbiamo raccolto i frutti del lavoro, continuo e coerente, svolto a Corridonia: siamo arrivati a essere il secondo partito dietro la Lega, motivo che ci rende orgogliosi e, adesso, protagonisti politici nella nostra cittadina. Corridonia è un paese morente che ha perduto il suo ruolo baricentrico e da città attiva si è trasformata in una città-dormitorio, dove è diventato difficile fare impresa”.

È un problema comune a tante città, come pensate di poterlo, se non risolvere, almeno attenuare? – “È nostra intenzione – risponde Cimarossa – lanciare un progetto alternativo che coinvolga tutte le forze politiche e civiche che non si riconoscono nell’attuale amministrazione targata PD. Partiamo insieme con Lega e Forza Italia per poi aprire agli altri soggetti e trovare accordi condivisibili sulle problematiche che affliggono la città. Siamo vicini ai comitati che stanno sorgendo contro le discariche, dove Corridonia è direttamente coinvolta”.

S’inserisce nel discorso Sabrina Ponziani: “Tanto per capire come funziona… abbiamo associazioni senza sede; avevamo una Pro Loco attivissima che ora non c’è più, era nata durante l’amministrazione Calvigioni ma poi, con il nuovo Sindaco Cartechini ci sono state dimissioni e la Pro Loco è stata chiusa. In centro storico sono rimasti pochi negozi e pochi dei vecchi residenti… per fare una battuta posso dire che ci sono rimasta io e i pachistani!”

Rilancia Tizian De Iulis: “Saremo i promotori della rinascita e nei prossimi giorni daremo il via agli incontri per dare contenuti al progetto”.

Avere come Governatore Francesco Acquaroli potrà essere di aiuto? – “Certamente sarà una certezza per tutto il territorio – risponde Massimo Belvederesi, segretario provinciale di FdI – e ne è prova la lettera che ha scritto appena insediato al Presidente Mattarella per focalizzare la situazione post sisma e trovare le soluzioni per una rapida ricostruzione. Intanto, per la politica locale, ci è di buon auspicio il fatto che è stato scardinato il dominio del Pd a Macerata e che Fratelli d’Italia è avanzata in tutta la provincia. Rilanciando l’attività politica nei prossimi due anni saremo una seria alternativa in grado di invertire il trend anche a Corridonia”.

A Macerata avete trovato un candidato come Parcaroli che è piaciuto alle persone, a Corridonia come siete messi? “Noi stiamo prendendo l’iniziativa – puntualizza Cimarossa – ma tutti dovranno fare un passo indietro, perché oggi la situazione, rispetto a cinque anni fa, è diversa, più favorevole e non va sprecata con individualismi. Siamo per raccogliere le proposte e le idee di tutti, purché siano nei valori che esprime il centro destra. Prima si lavora sul programma poi si individua la persona adatta per attuarlo”.

A Corridonia c’è un problema scuole? – “Sì, tanto per cominciare il Comune ha perso un ingente finanziamento per la scuola elementare – fa presente Sabrina Ponziani – mentre per quanto riguarda la scuola al vecchio mattatoio non c’è condivisione ma tutto avviene nelle stanze segrete… secondo noi quel luogo presenterà grossi problemi di viabilità difficilmente risolvibili quando si ritroveranno tutti insieme i bus scolastici e le auto dei genitori”.

Lei Sabrina Ponziani ha prima accennato al centro storico: ha una sua ricetta? – “Ho un sogno – risponde – quello di realizzare negli spazi di Palazzo Lanzi un centro commerciale interno al paese coinvolgendo i commercianti locali e le imprese del territorio, che oggi sono in crisi ma si spera si riprendano”.

Già, le imprese sono in crisi ma questi giovani non demordono e pensano a una progettualità pensata e finalizzata a ottenere finanziamenti europei. Intanto la ricostruzione a Corridonia va a rilento, lo storico Bar Canullo è ancora puntellato, il teatro Velluti è chiuso, Palazzo Persichetti pure e, per finire, i servizi bancari sono andati fuori dal centro storico dove, in centro, non c’è nemmeno un bancomat a servizio dei residenti.

Fernando Pallocchini

15 ottobre 2020

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