Bambini a scuola in mascherina per tante ore, anche a educazione fisica: è pazzia?

Print Friendly, PDF & Email

Mario Morgoni, lo sceriffo marchigiano che vuole imbavagliare i nostri figli a scuola: la porti lui la mascherina per otto ore!

“I bambini sopportino un piccolo sacrificio…” è la stucchevole risposta dell’onorevole Mario Morgoni del Pd alla nota inoltrata al presidente Conte e al Governo, dall’assessore regionale Giorgia Latini e da diversi sindaci marchigiani, sulla contrarietà all’obbligo della mascherina a scuola durante tutta la permanenza degli alunni in aula e persino durante l’ora di educazione fisica. C’è di che essere fortemente preoccupati quando un deputato della repubblica parla dimostrando di non avere la minima cognizione di ciò che dice, riferendosi solo al politicamente corretto riproposto stancamente, forse per ordine di scuderia.
Comprendiamo per altro la necessità di questo deputato di parlare per esercitare una pressione politica su una giunta regionale appena eletta, ma non è bello giocare a fare l’opposizione al governo regionale sulla pelle dei cittadini.

Al Morgoni sfuggono una serie di questioni che sarà opportuno ricordargli, visto gli attacchi scomposti rivolti all’assessore Latini e ai sindaci che, coraggiosamente, hanno assunto posizione contro quello che ormai, più che una questione sanitaria, appare sempre di più come un vero e proprio colpo di stato.
La colpa della crisi sanitaria marchigiana non può essere certo imputata a una Giunta regionale insediatasi da circa un mese. Chi era responsabile degli ospedali regionali fino poco fa ? A chi appartiene il governo il cui Ministro della Salute, invece di preoccuparsi del potenziamento dei reparti di rianimazione, ha pensato bene di scrivere, durante l’estate, un libro sull’emergenza di cui nessuno sentiva il bisogno (peraltro pienamente stipendiato, come ministro, dai cittadini italiani) e che, fortunamente per lui, qualcuno gli ha consigliato di ritirare e far sparire, se non altro per una questione di dignità istituzionale? Chi è il responsabile della protezione civile addetto ai rifornimenti sanitari di tamponi e vaccini che, ammesso e non concesso abbiano una qualche utilità, nella nostra regione scarseggiano?

Madri ansiose?! E come potrebbero non esserlo, di fronte a un Governo che ha gestito malamente ogni fase di questa emergenza (se dolosamente o meno lo appureranno a tempo debito i magistrati)? Dimentica l’onorevole che era proprio il Suo partito che consigliava di abbracciare i cinesi senza mascherina, dando degli allarmisti a quanti sussurravano timidamente domande rimaste in principio senza risposta?
Ma per rimanere ad un livello regionale, data l’ottica provinciale intrisa di politicamente corretto che forse gli è più consona, potremmo ricordare il #bastapanico e le domeniche rossiniane del sindaco Ricci di Pesaro, che sicuramente non può vantare il merito di aver aderito alla lettera della Latini.

Dimentica l’onorevole la questione delle autopsie fortemente sconsigliate dal governo, contro ogni qualsiasi prassi sanitaria occidentale degli ultimi duecento anni? 
Dimentica l’onorevole le perplessità insorte su protocolli sanitari dettati da un comitato tecnico scientifico che definire opaco è poco? Siamo sicuri che i 35.000 morti siano a causa del covid o piuttosto siano il frutto di protocolli sbagliati applicati a poveri disgraziati, indifesi e lasciati soli nell’impossibilità di avere il conforto e le cure dei propri cari, nelle mani di uno stato assente, eppure troppo invadente proprio in quei campi come quello sanitario, dove il buon senso e le buone pratiche avrebbero di gran lunga aiutato più delle direttive calate dall’alto, e che, a voler essere buoni, andrebbe definito incapace? Dimentica l’onorevole che molti cadaveri non sono ancora stati restituiti alle famiglie in quanto dispersi?
Altro che idrossiclororchina, delle cui potenzialità curative il Morgoni, come la maggioranza degli “esperti” coinvolti, non è certo in grado di conferire o discutere.
E cosa vogliamo dire del massacro della scuola che è stato operato da una ministra i cui atti maggiormente degni di nota sono: 1) l’acquisto per un miliardo di euro di banchi con le rotelle di incomprensibile utilità e di cui ci risultano ancora oggi secretati i principali fornitori, proprio da coloro che volevano un tempo aprire il parlamento come una scatoletta di tonno;
2) un concorso ministeriale in cui la ministra stessa ha vinto, tra mille polemiche la cattedra da preside secretando, da ministra, gli atti relativi a tale concorso, sempre alla faccia della trasparenza?

Dimentica, o forse non sa, l’onorevole Morgoni, che non si possono travalicare e travolgere tutti i principi costituzionali di libertà individuale e collettiva usando una serie di semplici atti amministrativi, ultimi nella gerarchia delle fonti?
Non si accorge l’onorevole, ben coperto dal suo importante stipendio di parlamentare che noi cittadini gli paghiamo, che la maggioranza degli imprenditori e dei liberi professionisti, è ormai ridotto alla fame dalle misure sciagurate e non ponderate (o forse anche troppo ben ponderate) che questo governo impone con ritmi sempre più frenetici?!
“Un piccolo sacrificio”, dice l’onorevole? Cominci lui a fare un piccolo sacrificio, assieme a questo governo ormai assolutamente delegittimato, che ha preteso di gestire un’emergenza nazionale senza un governo di unità nazionale. E che tuttavia invoca un’adesione pedissequa alle sue discutibilissime decisioni da parte dell’intera nazione e di tutte le componenti politiche.

E il sacrificio sia di andare a casa e restarci una volta per tutte, come obbligano a milioni di italiani di fare, consentendoci di andare a nuove elezioni e permetterci di avere qualcuno che davvero ci rappresenti.

In ogni caso chi arriverà, non potrà fare peggio di questo governo di scappati di casa che sembra votato alla distruzione del paese nei suoi ambiti economici e sociali, con particolare accanimento sui giovani e sui più piccoli.
Invitiamo tutti a meditare sulle immortali parole che Oliver Cromwell pronunciò innanzi al parlamento inglese completamente asservito al regime di Carlo I: “È tempo per me di fare qualcosa che avrei dovuto fare molto tempo fa: mettere fine alla vostra permanenza in questo posto, che avete disonorato disprezzandone tutte le virtù e profanato con ogni vizio … Siete voi ora l’ingiustizia! Basta! Portate via la vostra chincaglieria luccicante e chiudete la porta a chiave. In nome di Dio, andatevene!”.

Beatrice Marinelli (Portavoce del Comitato Operativo Trasversale E ORA BASTA! MARCHE
e Resp. del Dipartimento Tematico Partite Iva ed Affari Sociali dell’Associazione Consumatori ACU MARCHE)

16 novembre 2020

 

Sii il primo a dire che ti piace

Commenti

commenti