Scrivere correttamente in dialetto? C’è il libro di Agostino Regnicoli, edizioni EUM

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La “EUM” (Edizioni Università di Macerata) ha recentemente pubblicato il libro “Scrivere il dialetto. Proposte ortografiche per le parlate delle aree maceratese-camerte e fermana”, scritto da Agostino Regnicoli. Un volume che è propedeutico a una corretta scrittura della lingua dialettale.

Perché sia possibile leggere un testo, tra scrittore e lettore deve sussistere una convenzione, più o meno tacita, sul valore dei segni utilizzati, pena l’impossibilità di “dar voce”, anche solo mentalmente, al testo stesso.

A volte, in mancanza di un accordo esplicito, il modo corretto di pronunciare certe parole non è scontato. Lo scopo del libro, un “manualetto di ortografia maceratese”, è appunto offrire a chi scrive testi dialettali, a esempio per finalità artistico-letterarie o documentaristiche, uno strumento per “mettersi d’accordo” con i lettori su come rappresentare i suoni del dialetto, per poter leggere correttamente le parole, sulla base di convenzioni ortografiche condivise.

È però necessaria una preliminare consapevolezza della natura dei suoni che utilizziamo quando parliamo, del fatto che i suoni dell’italiano e del dialetto non sempre coincidono, e che i due sistemi seguono regole diverse.

A questo fine il libro introduce nozioni di base di fonetica articolatoria offrendo un ricco corredo di schemi articolatori. Vengono poi presi in esame alcuni fenomeni fonetici specifici dei dialetti delle aree trattate e delle loro varietà, riflettendo sui modi migliori per rappresentarli nell’ortografia mediante un uso attento e coerente di accenti, apostrofi, combinazioni di lettere, separazione delle parole.

Il manuale si conclude con una piccola antologia di testi dialettali, diversi per tipologia e località, nei quali vengono applicati (con varianti) i princìpi qui esposti, che è accompagnata da una pratica tabella riepilogativa delle convezioni ortografiche proposte.

Allo scopo di renderlo accessibile anche a un pubblico di non specialisti, nel testo si è cercato di utilizzare un linguaggio semplice e chiaro, riducendo al minimo l’uso di termini tecnici senza per questo rinunciare al necessario rigore scientifico.

Agostino Regnicoli Tecnico-amministrativo presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, ha collaborato alle attività del LaFoS (Laboratorio di Fonetica e Scrittura), curando tra gli altri gli atti delle XII Giornate GFS.AIA (Macerata, 2000), e del “Progetto Dialetto – Testimonianze dialettali nel Maceratese”, curando l’antologia “…Lì comincia ‘na vallata che pure un budéllu…” (con M. Pucciarelli). Si è occupato di aspetto verbale in inglese, dell’espressione linguistica dello spazio in maceratese, di fonetica e grafia dei dialetti di quest’area. Ha curato la raccolta di saggi di Flavio Parrino Sul parlare maceratese (con C. Babini) e la revisione ortografica di testi dialettali del Maceratese in prosa, poesia e per il teatro.

22 gennaio 2021

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