Belforte del Chienti, sagra dell’oca, danza orientale e la banca che non si è curata di noi

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Per aver ammirato delle bravissime professioniste in Egitto, la culla di quella danza, mi piace vedere spettacoli di Belly Dance (danza del ventre). Ammiro l’energia, le movenze eleganti, il brio e i costumi di quelle danzatrici. Il ventisettesimo capitolo del mio libro “Gente di Marca”, edito nel 2015, è dedicato al bravo fotografo Rossano Tozzi di Esanatoglia, specializzatosi in questo settore.

La festa – La sera di venerdì 9 luglio 2010 mi recai presso l’agriturismo “La Fonte”, in contrada Sodere di Belforte del Chienti, in occasione della VI “Sagra dell’oca arrosto e festa della trebbiatura”. Avevo saputo che si esibivano delle danzatrici orientali, non andai per gustare l’oca, simpatico pennuto che apprezzo da vivo. Dopo lo spettacolo seppi che si trattava dell’insegnante e coreografa Goritchka Kamenova Kirilova con le sue allieve. Nome chiaramente dall’Est Europa, ma anche lungo il Nilo avevo ammirato brave danzatrici slave dai lunghi capelli biondi. La mattina della domenica successiva intervenne il colonnello Francesco Laurenzi, meteorologo di RAI 2, alla tavola rotonda “Agricoltura e meteorologia”.

Lo spot pubblicitario – Conservo la documentazione per ricordare chi ho fotografato e ho conosciuto. Così sistemando il mio archivio cartaceo, e rivedendo quella locandina e il biglietto da visita della maestra di danza orientale, mi è saltato all’occhio un particolare… raccapricciante! Il primo dei 46 piccoli sponsor di quella sagra, a comparire nella locandina celeste, era il seguente: “Banca Marche. Sicura di sé, si cura di te”.

Report sulle banche – Da alcuni anni gli italiani si fidavano sempre meno delle banche. Tanto che nel “Rapporto Italia 2011” dell’Eurispes, autorevole Istituto di studi, risulta che per il 43,6% degli intervistati il tasso d’interesse del loro mutuo era alto, il 42,5% riteneva gli istituti di credito insensibili alle necessità delle famiglie. Circa 9 persone su 10 li giudicavano esosi. Per il 74,2% le banche raccoglievano il denaro dai piccoli risparmiatori per finanziare i “grandi”.

Non si curò di noi… – Com’è noto, la Banca delle Marche non si curò di noi, tutt’altro… tanto è che ricordo bene in una notte tra domenica e lunedì di novembre (era stato deciso il 21 novembre 2015) fu azzerato il valore delle azioni dai loro server. Quello slogan “Sicura di sé, si cura di te”, un’autentica beffa, ancora mi lascia molto amaro in bocca, con tutti i danni diretti e indiretti causati da quel crack.

Mi resta l’ammirazione per la Belly Dance, piacevole da ammirare e salutare per le donne che la praticano. Ma a causa delle varie crisi sovrapposte degli ultimi anni, gli eventi per ammirarle si sono diradati troppo.

Eno Santecchia

3 marzo 2021

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