A che serve il cosiddetto Green Pass? Sicuramente a generare una gran confusione…

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A che serve il cosiddetto Green Pass? Sicuramente a generare confusione. Leggete che sta accadendo in provincia di Macerata tra Apiro e Cingoli…

Dove sì, dove no – Prenotazioni annullate, comitive costrette a rivedere i piani della vacanza e difficoltà nella gestione di una parte della clientela non adeguatamente informata. Sono queste le difficoltà denunciate da molti esercenti in Italia già dal giorno dopo l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del Green Pass e noi tutti sappiamo quanto la confusione sia nemica degli affari. Lo sanno bene anche i gestori del Parco Acquatico Eldorado che da giorni stanno subendo le conseguenze negative create da questo dispositivo governativo. La questione è diventata ancora più drammatica per la struttura di Apiro da quando il Parco Verdeazzurro, struttura a pochi chilometri di distanza che opera nello stesso settore, ha annunciato che per fare bagni e giochi d’acqua a San Faustino di Cingoli non c’è bisogno di Green Pass.

Perché tutto questo? Lo chiedono costantemente i clienti dell’Eldorado alla direzione della struttura preferendo alla fine di scegliere San Faustino per evitare le complicazioni e le spese create dal rispetto della legge. La risposta è molto semplice, probabilmente il Verdeazzurro ha un diverso codice ATECO essendo a ridosso di un villaggio turistico, ma le piscine del villaggio turistico non dovrebbero avere come clienti solo gli ospiti del villaggio? Per quale motivo allora si fanno accedere alla struttura anche gli esterni con gli stessi diritti, esclusiva prerogativa dei residenti? ci Afferma il direttore del Parco Eldorado: “Accettiamo le regole della concorrenza, sono il sale del nostro sistema economico ma le regole devono essere uguali per tutti, non si può penalizzare solo quelli che rispettano la legge”. La questione sembra contorta e poco comprensibile dal punto di vista dei consumatori, quindi sarebbe giusto a questo punto che le autorità competenti intervengano tempestivamente per fare chiarezza, eticamente non è accettabile una situazione del genere.

11 agosto 2021

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