Una usanza passata di moda è quella di andare a raccogliere la camomilla

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Le nuove generazioni, purtroppo, si stanno perdendo molto di ciò che vivevano, un tempo, le famiglie. Per questo è  essenziale raccontare ai ragazzini  le tradizioni di famiglia. Un tempo, nella tarda primavera/inizio estate, ci si dedicava  a raccogliere la camomilla preziosa e spontanea, negli spazi liberi da coltivazioni o sui prati della montagna. Questo fiore medicamentoso fiorisce a partire dal mese di maggio e per tutta l’estate.

Ha ampio uso soprattutto nei periodi invernali, come facevano le nostre nonne, e le nonne delle nostre nonne. Quando dietro ogni semplice prodotto c’era un significato, dietro ogni significato c’era un ricordo. La camomilla veniva raccolta e messa a essiccare in un posto asciutto, non troppo assolato. Doveva bastare almeno per l’intera invernata e quindi era essenziale raccoglierla in quantità!

La camomilla ha un effetto distensivo e antispasmodico, per cui apporta notevoli benefici in situazioni di ansia, stanchezza, nervosismo, difficoltà digestive, dolori mestruali e crampi intestinali. È sicuramente un valido toccasana per un buon sonno notturno. Oggi, non solo non si raccoglie ma è anche difficile trovarla a causa dei diserbanti usati nei campi. In casa avete dei bambini? Volete un consiglio? Portateli a raccogliere la camomilla e farete vivere loro una giornata indimenticabile.

Alberto Maria Marziali

25 agosto 2021

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