Resistenza pacifica contro il potere sventolando la bandiera tricolore

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Nota del Direttore – Questo articolo con cui Giorgio Rapanelli esprime le sue opinioni (che possono essere condivise o meno) va pubblicato in nome della libertà di stampa e di espressione (finché ce lo potremo permettere); è un insieme di pensieri che non cerca contestazione ma vorrebbe riflessione e presa di coscienza. Cosa non facile in questo periodo di forti contrasti che distraggono la facoltà del pensare di troppe persone.

Scrive Giorgio Rapanelli

Abbiamo solo un programma televisivo (ByoBlu), più altri “social” di qualità, che però sono seguiti da una esigua percentuale di cittadini degni di questo nome e che non hanno paura. La maggior parte degli Italiani sono su “afflizione e paura”, ossia hanno un tono emozionale molto basso e quindi facilmente influenzabile. Questa impaurita maggioranza di opinione pubblica segue i partiti di massa dalla cosiddetta Sinistra alla Destra, i quali, insieme ai giornali cartacei e ai programmi televisivi, appoggiano  la politica governativa dei “sieri” che si stanno sperimentando sulla popolazione. Per cui occorre agire con la consapevolezza  di essere una minoranza, che ha contro la maggioranza della pubblica opinione. Per cui occorre essere puri come colombe e prudenti come serpenti, secondo il detto evangelico.

Quindi, evitare ogni tipo di violenza fisica e atteggiamenti da guerra civile. Questi li lasciamo ai “provocatori” mandati dal Potere e agli imbecilli che li seguono.  E che ci  stanno facendo perdere in credibilità, e nel contempo facendoci perdere la partecipazione dei manifestanti pacifici. Non permettete a questi facinorosi, manovrati dal Regime nazi-bolscevico (“nazi”, perché fa esperimenti su “cavie” di cittadini ignari e “bolscevichi”, perché vogliono instaurare un regine di schiavi con una élite al potere massonico-finanziaria, che è poi quella che mandò Lenin al potere e fece conquistare al comunismo mezza Asia), di partecipare ai nostri cortei pacifici. Dobbiamo, invece, avere coscienza della nostra debole forza collettiva e, con un nemico più forte che ci osteggia, dobbiamo usare la tecnica della guerriglia, nelle sue più varie forme.

Penso che dobbiamo avere un gruppo di vertice che controlla la strategia e la tattica che viene poi fatta usare dalla base. Esiste? Da mettere in conto che esiste un controllo occulto sia sulle varie forme di comunicazione, sia con vera e propria infiltrazione ai vari livelli, da quelli intermedi e fino al vertice, da parte dei “Servizi” e dagli avversari. Ma se vengono scritte delle regole e applicate alla lettera, i danni degli infiltrati saranno molto meno pericolosi. Parlo per esperienza personale di molti anni fa. Nel nostro gruppo dirigente romano di rappresentanza del Fronte di Liberazione del Sud Sudan venne infiltrato dall’Ambasciata Sudanese un universitario sud sudanese prezzolato, con morti assassinati in famiglia, a causa del quale per poco non venivo giustiziato dagli stessi guerriglieri sud sudanesi, con cui ero, come “spia e mercenario”. Per fortuna lo spione sud sudanese era controllato dal controspionaggio di uno Stato democratico mediorientale, che aveva nella zona in cui ero una delegazione militare, che contribuì a salvarmi la pelle… Pure l’allora Ministro degli Esteri Fanfani mi fece minacciare dal Prefetto di Macerata, per il fastidio che davo come rappresentante in Italia del Fronte…

Attualmente il nostro nemico governativo e le Regioni del Nord,  presente nelle Istituzioni pure la Lega di Salvini, attuano delle forme di blocco, di soffocamento, di imposizione e di ricatto, quando non si arriva alla violenza come a Trieste e in altre parti. Quindi, che fare?

Intanto, usare la NON VIOLENZA gandhiana, unitamente alla esposizione di “simboli”. Fino ad oggi c’è stata una massa più o meno rumorosa, che si diletta a urlare slogan.  Lo slogan “LIBERTÀ” da solo non qualifica, in quanto chiunque può usarlo per qualsiasi obiettivo, lecito o illecito, morale o immorale: “LIBERTA’ COSTITUZIONALE” andrebbe già meglio.

Sento qualcuno che urla “RESISTENZA”. Ottimo. Infatti è una (nuova) “Resistenza” a un nemico sull’orlo di una dittatura nazi-bolscevica. Il termine è stato usato già dalla  Sinistra, ma va sempre bene appropriarci  di qualcosa che è già registrato come “significanza”  nelle mente delle masse.

Ho sentito che sono stati urlati slogan contro Draghi. Intanto, occorrerebbe demolire il “fenomeno che ci salverà” impersonato da Draghi, ricordando gli errori politici del passato, causati da Draghi nei vari organismi che ha presieduto, contro gli interessi nazionali. Occorrono esperti per valutarli. Poi ci sono gli slogan gridati contro di lui, anche volgari. Magari pure in “inglese” e magari pure scritti su cartelli, onde fotografi e filmati li trasmettano a livello mondiale. Un attacco a Draghi non passa inosservato. In quanto Draghi ha i suoi nemici.

Consiglierei di fare ogni tipo di manifestazione esibendo CENTINAIA DI BANDIERE TRICOLORI (e, se del caso, pure dell’Unione Europea), o con al collo un fazzoletto tricolore. Il Tricolore  sarebbe la nostra identità di Italiani, quindi non solo quella “no-vax” (una qualifica impropria molto cara al Nemico), dato che siamo effettivamente NO-CAVIE.

Cosa farebbero le Forze dell’ordine? Userebbero manganelli e idranti contro la bandiera nazionale? Quel simbolo nazionale significa che quegli ITALIANI che lo esibiscono SI BATTONO CONTRO LA DITTATURA DRAGHI-MATTARELLA & C.O… Se poi si vogliono esibire pure Croci grandi e piccole insieme a Rosari, ben vengano, così ci allarghiamo alla sfera spirituale della nostra civiltà giudaico-cristiana, dataci da Carlo Magno e dal suo sacro Romano Impero. Finché non è venuta la Massoneria mondiale ad iniziare a distruggerla da prima della stessa  Rivoluzione Francese.

Va bene urlare slogan contro il “GREEN PASS”. Ma perché ghettizzarci su questo solo argomento? La Lotta democratica  ha uno spettro ampio. Intanto, difendiamo tutto ciò che riguarda i lavoratori. Poi l’ambiente da salvare. I lavoratori del pensiero, della scuola, dello spettacolo… Quindi allargare la visuale per accorpare più forze. Poiché ormai la Destra non ci segue più, oltre alla Lega (salvo qualche esponente) lo stesso Fratelli d’Italia non è che si spenda molto: mi sembra che si stiano formando alla base nuovi agglomerati politici (vedi Gianluigi Paragone) e sindacali.

Vedo positivamente che alcuni filosofi e uomini di pensiero e di spettacolo sono con la massa combattente di base. Con Kennedy è stato fatto un salto di qualità non solo europeo, ma pure mondiale. Anche se lo stanno irridendo i giornali “servi del regime”. Non sottovalutiamo il fatto strategico: occorrono quindi individui all’altezza di gestire questi alti livelli, oltre al livello filosofico, culturale e di pensiero. Byoblu, che finanziamo, sta puntando molto sulla educazione alla Filosofia: complimenti.

Un ultima cosa: mentre in altre manifestazioni  noto che a maggioranza i partecipanti portano mascherine, I nostri in corteo al 95 per cento non portano mascherine. Io non credo nella mascherina, ma in pubblico la porto per non farmi attaccare dai miei nemici, accusato di spargere il virus in quanto “no-vax” (NO-CAVIA). Una dimostrazione di STRAFOTTENZA verso un obbligo imposto dal Potere antidemocratico è oggi da sciocchi. Quindi, dobbiamo metterci tutti quanti le mascherine, magari tricolori. C’è pure una altro motivo: come ai miei tempi giovanili, ogni manifestazione da controllare era ripresa da cineoperatori e da fotografi della Polizia, per essere magari schedati. Oggi – credo – che avvenga la stessa cosa. Quindi, mascherare i connotati con la mascherina. E attenzione a ciò che si scrive e a come se scrive.

Infine ho sentito critiche alla Poliziotta radiata perché ha fatto una manifestazione all’insegna di Venere. Invece è positivo mobilitare le donne, anche in visione femminista. Lasciamole agire. E che diventino un esempio di lotta anche per le femministe allo sbando.  

Infine, propongo, se già non esiste, un Fondo di Solidarietà per coloro che perdono il lavoro e quindi la sussistenza, per essersi dichiarati non vaccinati e che non hanno altre fonti di entrata.

Giorgio Rapanelli

20 novembre 2021

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