A Macerata basta con i trucchetti sulla qualità dell’aria: ora s’inizia a fare sul serio

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Estremamente importante l’accoglimento a Macerata da parte dell’Amministrazione comunale della proposta dei Consiglieri comunale “5 Stelle” di effettuare controlli più puntuali sulla qualità dell’aria. È una proposta rientrante in un solco che i “5 Stelle” maceratesi hanno cercato di tracciare, senza esiti, per 5 anni dal 2015 al 2020 (Carancini sindaco).

Spiegano Andrea Boccia e Roberto Cherubini: “Dal 21 luglio 2011 una programmazione della regione Marche (Ceriscioli presidente), a nostro giudizio poco puntuale, ha di fatto assegnato l’unico controllo dell’aria maceratese a una centralina a Collevario. La scelta non è diversa da quelle che negli anni ci hanno fatto subire i politicanti nazionali per esempio sulla potabilità dell’acqua. Se un elemento pericoloso superava il limite imposto non si cercavano le ragioni del superamento, ma si innalzava il limite di pericolosità.

I dati Arpam, che trasmetteva la centralina itinerante di Macerata, erano molto preoccupanti e, come tanti cittadini ricorderanno, obbligavano chiusure del traffico periodiche. Uscì un Report di Legambiente relativo al 2011, intitolato MALARIA 2011, nel quale Macerata superava abbondantemente gli sforamenti concessi che erano 35: Macerata aveva 50 sforamenti! Poi, il 21 luglio 2011, il miracolo. Con un fare casalingo che chiamiamo spostare le polveri sotto al tappeto tolsero le centraline, ne misero solo una a Collevario, e ottennero che l’aria avesse improvvisamente il profumo di margherite. Risultato? Nel 2013 l’Arpam dichiarò ZERO sforamenti di Macerata, che fu ed è una colossale presa in giro ai cittadini. Soprattutto a quelli che, respirando quell’aria, subiscono dopo anni patologie gravi all’apparato respiratorio. Patologie talmente gravi che oggi sono quantificati in 80mila i morti all’anno a causa delle polveri sottili.

Qualche città seria vicino a noi ha acquistato altri strumenti di controllo dell’aria e sembra che la nuova Amministrazione sia orientata a questa scelta virtuosa. È un passo in avanti che apprezziamo e seguiremo l’evolversi della situazione perché è nostro dovere tutelare la salute pubblica”. 

2 dicembre 2021

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