Macerata, mostra di mappe antiche: storia del territorio non “scritta” ma “disegnata”

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Sarà inaugurata a Macerata, venerdì 11 febbraio alle ore 17:30, negli Antichi Forni, la mostra “Macerata e il suo Territorio. Antiche mappe e vedute dal XVI secolo all’Unità d’Italia”.

Organizzata dall’associazione Lutes, con il patrocinio del Comune di Macerata, dell’Ircr e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Macerata, la mostra espone una raccolta inedita di circa 50 mappe originali d’epoca, incise e stampate su carte, che fanno parte della collezione privata dell’architetto Enzo Fusari. Appassionato di mappe e cartografie fin dai tempi dell’università, l’architetto Fusari è poi diventato un collezionista: ha iniziato 30 anni fa ad acquistare le prime carte della città di Macerata, allargando poi la ricerca alla sua provincia e oggi anche al territorio regionale. Attualmente ne conta circa 200.

«Con questa esposizione inizia la nostra attività culturale a favore della città – dichiara il presidente Lutes, Massimo Crucianelli -. Nelle scorse settimane abbiamo avviato un dialogo con il Comune di Macerata, la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, l’Università di Macerata e l’Accademia delle Belle Arti, per unire le forze creative e operative e poter realizzare un bel progetto insieme, che non sveliamo ora, per Macerata».

Tornando alla mostra, numerose carte sono di particolare pregio e valore storico cartografico, in quanto rare, alcune mai pubblicate, di ottima conservazione e non presenti nelle biblioteche locali e regionali. «Le incisioni storiche, fanno emergere una storia non conosciuta – afferma Enzo Fusari – che indica la grandezza culturale e politica che hanno avuto le città nell’epoca in cui le carte vennero stampate, non una storia “scritta”, ma “disegnata”».

Macerata e la sua provincia sono ricche di un patrimonio cartografico e vedutistico di notevole importanza per la storiografia cartografica; sin d’ora è stata rappresentata e studiata parzialmente e non sempre in modo scientifico e puntuale. Il territorio, nei secoli passati, come oggi si intende l’attuale provincia di Macerata, non sempre territorialmente ha avuto gli stessi confini e gli stessi governi. Attraverso la cartografia antica si possono leggere i cambiamenti e l’evoluzione del territorio. Inoltre attraverso la vedutista antica, “vedute a stampa”, si può leggere l’evoluzione urbanistica della città di Macerata e di altre città della provincia: Camerino, Cingoli, Civitanova, Recanati-Loreto, San Severino, Tolentino, Treia e Visso. «Pensate – prosegue Fusari – che poter realizzare una veduta a volo di uccello non era affatto facile e, inoltre, era anche costoso, quindi non tutti i Comuni erano in grado di commissionarle. Ebbene, Macerata ne ha ben quattro, in cui si può notare lo sviluppo urbano, dalla metà del Cinquecento alla metà del’600, a testimonianza dello spessore e del valore della città».

La mostra si sviluppa partendo dalla Tavola Peuntingeriana, incisione originale del XVII secolo, e passa poi al Planisfero dell’Ortelio, all’Italia Tolemaica, alla penisola italiana conosciuta nel XVI e XVII secolo, allo Stato della Chiesa, al territorio regionale del XVI secolo, a quello provinciale. Sulle mappe moderne, cioè XIX secolo, emergono i vari mutamenti dei confini regionali e provinciali che seguono l’evoluzione storica del territorio, dalle mappe del periodo napoleonico a quelle del periodo delle Delegazioni nello Stato della Chiesa, all’unità d’Italia.

Macerata e il suo Territorio. Antiche mappe e vedute dal XVI secolo all’Unità d’Italia è visitabile tutti i giorni fino al 21 febbraio, dalle ore 16 alle 20, a ingresso gratuito (necessarie mascherina e green pass rafforzato).

La cartografia più rara esposta:

La Tavola Peuntingeriana completa, lunga circa 4 mt; XVII sec.

Il Planisfero dell’Ortelio, XVI sec.

L’Italia Tolemaica, XVI sec.

ITALIA, Tabula Nova Italiae, XVI sec.

Italie Novissima dell’Ortelio, XVI sec.;

Stato della Chiesa del Magini, 1620, prima carta in cui viene rappresentato lo Stato della Chiesa;

Marcha de Ancona Nova del Gastaldi, 1548, prima carta in cui viene rappresentate le Marche;

La Marca di Ancona del Luchino, 1564;

Mappe del periodo napoleonico, 1808-1814

La vedutista esposta (Planimetrie di città rappresentate a volo d’uccello):

Macerata e Civitanova, di J.Blaeu, 1663;

Macerata, Civitanova e Recanati, di Giacomo Lauro, 1642;

Macerata di Felice Floriani, 1618;

Macerata di Giuseppe Mattei inserita nella Reggia Picena, 1636?;

Macerata di Vincenzo Coronelli, 1708, ripresa da una mappa del XVI sec.

Pianta della Città di Macerata, periodo napoleonico,1809;

Cingoli, inserita nell’opera di Avicenna, 1644;

Camerino del Bertelli, 1616;

Vedute di Camerino del Salmon, 1737;

San Severino di Cipriano Divini, 1640;

Recanati di Vincenzo Coronelli; 1708;

Città di Treia inserita all’interno dell’opera del Colucci, 1780;

Visso inserita all’interno dell’opera di Cipriano Piccolpasso, XVI sec.

9 febbraio 2022

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