“Li matti de Montecò”, grazie a Monia Scocco e al Saltarello, in prima serata tivvù

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Super esperienza televisiva per l’associazione Li Matti de Montecò, approdata nel programma di Rai1 “Soliti ignoti”. Protagonista sul piccolo schermo Monia Scocco, la figlia del presidente Claudio e insegnante dei balli della tradizione marchigiana che il gruppo folk montecosarese conserva, valorizza e diffonde. Domenica sera tanti l’hanno vista in tv mentre stavano facendo cena, comparsa nel gioco che chiede al concorrente di turno di indovinare l’identità della persona che ha di fronte.

Monia si è presentata in abiti da spettacolo, vale a dire indossando quei vestiti tipici dei contadini di una volta e ciò ha reso più facile al concorrente “speciale” azzeccarne l’identità. Speciale perché era Dario Vergassola e a quel punto lei si è anche esibita in qualche passo del nostro saltarello e successivamente ha provato a insegnarlo al comico ligure.

Qualche domanda alla nostra protagonista

Vergassola l’ha individuata subito?  “Sì, e ho potuto ballare qualche secondo dopo che Vergassola mi aveva scoperto; tra l’altro ho anche avuto la fortuna di rimanere a lungo all’interno del gioco”.

Che impressione ha avuto del conduttore Amadeus? “In realtà con me non c’è stato tanto modo di parlare, ma mi è sembrato alla mano, alla fine della registrazione si è anche avvicinato al pubblico e si è intrattenuto con gli spettatori. Gli ho fatto recapitare una copia del mio libro e del cd musicale del gruppo”.

Una esperienza emozionante? “Bellissima. Tutto è iniziato tramite la redazione del programma che ci ha scritto perché volevano qualcuno che potesse ballare il saltarello e noi abbiamo inviato foto e video. È stato bello il momento in studio al Teatro delle Vittorie ma sono stati interessanti anche i due giorni trascorsi in hotel, conoscendo persone e storie”.

È stata la prima volta in tv? “Abbiamo già partecipato a trasmissioni come ‘La prova del cuoco’ e ‘Mezzogiorno in famiglia’ ma mai li Matti de Montecò erano stati in prima serata”.

Partecipare nel mezzo di questa pandemia è stato ancora più gratificante? “Sì, è stata una grossa iniezione di entusiasmo. Abbiamo lavorato meno in questi mesi complicati, confidiamo che con la primavera si possa ritrovare la piacevole normalità e così girare le Marche e l’Italia con i nostri canti e balli”.

2 marzo 2022

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