L’appello: signor Governatore, signor Sindaco (oggi pure Presidente della Provincia)

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Signor Sandro Parcaroli, Sindaco di Macerata e ora anche Presidente della Provincia di Macerata; signor Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche, entrambi eletti dal popolo maceratese nonché marchigiano. Avete avuto elettori contro e a favore, chi per credo politico, chi per pensiero personale, proprio come deve accadere in democrazia per garantire la legittimità elettorale. Siete stati eletti per governare il nostro territorio, democraticamente e in libertà nel rispetto della Costituzione italiana, per cui vi chiedo d’intervenire in difesa di tutti noi cittadini presso il Governo nazionale, rappresentato da un Presidente del Consiglio non votato dal popolo, diversamente da voi, scelto da un Presidente della Repubblica a fine mandato. Questo Premier sta attuando una discriminazione tra noi italiani che potrebbe portare a una deriva pericolosa sia per le persone che per la democrazia. Credo sia vostro dovere intervenire per impedire che si arrivi a un autoritarismo anticipatore di un regime dittatoriale. Attualmente le condizioni affinché ciò avvenga sono non trascurabili. Si sta dividendo il popolo che in buona fede accetta tutto, senza porsi eccessive domande, almeno fino a quando il danno è stato fatto, in nome di una emergenza sanitaria stabilita da un gruppo di esperti puntualmente smentiti dai fatti. Questo Governo raffazzonato, dove troppi sono entrati tradendo le aspettative di coloro che li hanno votati, ci sta imprigionando oscurando le verità, creando agli italiani problemi sia fisici che economici di vasta portata. Una domanda classica: “Cui prodest?” Sarà per garantire guadagni stratosferici ad alcuni impoverendo la nostra nazione? Illustrissimi, vi esorto entrambi a intervenire, a far valere il ruolo assegnatovi dalle competenze costituzionali. In mancanza di una risposta soddisfacente dal Governo nazionale fatevi carico della responsabilità diretta su come operare in questa situazione che si sta facendo drammatica.    

Giorgio Ranieri

2 maggio 2022

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