Troviamo Arruntio a Fermo, Roma, Loro Piceno e perfino sulla Luna: chi era costui?

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L’antico castello di Loro Piceno suscita un fascino assoluto. Il nome attuale è castello Brunforte, fin da quando, nel tardo medioevo, fu posseduto da quella famiglia. Il maniero era preesistente e da tempo era noto come “Castrum Lauri”. Dovrebbe essere ovvio dedurre che “Loro Piceno” sia da correlarsi alla presenza di questo “vetusto” castello, nell’antico “Picenum”. È sufficientemente documentato che Valerio Aruntio provvide al suo restauro “fin dalle fondamenta” (nota A). Questo grande personaggio del periodo Augusteo ebbe il nome storpiato in vari modi. Plutarco in “Vite Parallele”, nel capitolo dedicato a “Romolo” lo cita a lungo chiamandolo “Tarrunzio”. Sembra più interessante e completa la trattazione reperibile in  “Bullettino Di Bibliografia e di Storia delle Scienze Matematiche e Fisiche  Pubblicato Da B. Boncompagni (nota B): Tomo XIX  Roma 1886” (nota C). Riproduciamo il capitolo dedicato a L. ARRUNTIO (pag. 473/480): cercando di essere comprensibili e fedeli al testo originale. In corsivo i commenti personali e note chiarificatrici.

Pag. 473 – “ Il nome di costui  (L. Arruntio) si trova scritto così diversamente, che nulla più. Alcuni scrivono L. Tarrutio, altri L. Tarrantio, L. Auruntio, L. Arintio. ecc, e… tutti i migliori L. Arruntio. tutti convengono nel prenome di Lutio. La cagione di questa differenza (nella grafia) nasce dalla negligenza de’ copiatori, i quali, ne’ tempi che i libri si scrivevano à penna, abbattendosi in testi malamente scritti, stroppiavano e storcevano bruttamente le parole che da loro erano poco conosciute: T. Arruntio… scrivevano Tarruntio. Si omette la dissertazione da L. T. Arruntio a L. Terruntio. Sembra inutile e pedantesco riportare le altre numerose grafie utilizzate dai traduttori di “Vite Parallele”Plutarco (Cheronea 50 /120 d C)… che il vero nome suo fosse Arruntio si raccoglie, dagli Annali di Cornelio Tacito, da l’istoria di Dione, dalla lettera di Cicerone à Trebatio, dal Catalogo di Plinio…, dal Cronico di Cassiodoro, da i Fasti Romani d’Onufrio Panuino. Gittato questo fondamento.., anderemo alzando la fabbrica di questa nostra istoria.

Pag. 474 – Fermo, città antichissima e nobile del Piceno, che oggi si dice Marca Anconitana, fu la patria del nostro Arruntio, come testifica Cicerone, che nella Divinazione lo chiama Fermiano. Di lignaggio fu egli ignobile e, come dice Plinio… d’infimi natali. Il Padre chiamossi Lutio… Da Fermo venne à Roma nella sua puerizia, essendo allora in fiore Cicerone, M. Terrentio Varrone, et altri eccellenti. Lui diede con molta felicità opera a le lettere Greche, alla Filosofia, alle Matematiche, particolarmente all’Astrologia dei Giuditij. Tutte queste cose si cavano da Cicerone, da Plutarco e da Plinio. Cicerone nel secondo libro de la Divinatione scrive: “L. Tarrutio da Fermo, nostro familiare, versatissimo nella dottrina dei Caldei, ripeteva il giorno natale de la nostra Città, ritornando in dietro infino a quelle Palilie (nota 1)..”. Sottoscrive Plutarco ne la vita di Romolo: “Trovò Tarruntio i primi fondamenti di Roma essere stati gittati da Romolo il quinto degli idi del mese Farmuti, che è nominato Aprile (nota 2), e ciò fra la seconda e la terza hora del giorno”.

(Nota – dalle varie edizioni delle “Vite Parallele”, tradotte in italiano, si evidenzia (pag 133 ediz. NA 1870):

Nota 1 – “Celebravano nondimeno innanzi alla fondazione in quello stesso giorno una festa pastorale detta Palilia… I pastori rendevano grazie agli Dei per la figliazione dei quadrupedi”.

Nota 2 – attestata la fondazione di Roma il 21 aprile giustifica: “Il testo dice: l’undecimo giorno delle calende di maggio, secondo l’antica maniera di numerare i giorni”.

Pag. 475 – … Strabone il quale attesta: “Ne’ tempi di Varrone…visse Tarruntio, grandissimo amico di lui, e dedito agli studi della Filosofia e delle Matematiche. A costui, che s’era rivolto a le discipline  astrologiche, ed eravi diventato di  gran dottrina, fu imposto da Varrone che egli (investigasse), riducendo al giorno et all’ora, la concezzione di Romolo… Arrunzio accetta e fornisce il responso, ma non possiamo giurare che fu, solo, frutto di scienza; forse non fu la prima e/o l’ultima volta che la maschera della scienza copriva la credulità popolare?

Pag. 476 – … Può essere ancora che egli scrivesse di Geografia, secondo Plinio… Plinio (L 21, c.1 Cita Arruntio fra i medici famosi, dell’opere de’ quali con salarij grandissimi si servirono gli Imperatori. S’egli fosse il medesimo che il nostro non (lo) afferma, se bene pare che sì… Trovasi appresso Seneca, nelle lettere a Lucillo, l°. 20, ep.115, … Arruntio avere scritto istorie de la guerra Cartaginese, et essere stato grandissimo imitatore di Salustio; nè è da credere che fosse altri che il nostro… era giovanetto Arruntio, quando egli era familiare di Cicerone, forse aveva meno di 21 anni. Arruntio, quando morì Varrone, poteva averne 34 (verificare le date, ma cum grano salis). Benché vago delle matematiche, non lasciò egli d’ingerirsi con molto giudizio ne’ maneggi de la Rep. (pubbica). Fu egli per il suo Valore molto amato da Ottaviano Augusto, e come dice Plinio fatto ricco della liberalità di lui. Ch’egli fosse poi dei suoi intrinsechi e familiari è manifesto… Essendo morto Augusto nella città di Nola  e consultandosi su gli onori da farglisi nella pompa funerale, fra i primi furono Gallo Asinio, Messala Valerio et il nostro Arruntio …secondo Tacito, Arruntio giudicò che fossero da portarglisi avanti i titoli de le leggi promulgate, et i nomi dei popoli vinti e debellati da lui (e forse la spuntò)… Ma quanto fosse la virtù et il valore di Arruntio fu dichiarato dal medesimo Augusto; … secondo Tacito, negli ultimi ragionamenti nei quali egli discorreva di coloro che chiamati a l’impero dopo lui l’avrebbero ricusato, di coloro che, non atti a reggerlo, l’avrebbero desiderato, et di quelli che fossero stati idonei à sostenerlo e non alieni dal sottentrarvi; diceva M. Lepido essere fra i primi, Gallo Asinio fra i secondi e L. Arruntio fra i terzi … sembra che pure per questo Arrunzio acquistossi l’odio di Tiberio nel principio del suo governo… ricordando i ragionamenti di Augusto, e conoscendo Arruntio uomo facoltoso, pronto ne l’arti egregie, e per tale pubblicamente temuto, non poteva non avere qualche sospetto di lui.

Pag. 477 – Due volte ottenne Arruntio il consolato, sotto Augusto; la prima nel ventiduesimo anno dell’imperio di Augusto, ebbe per Collega M. Claudio Marcello, di patria Eternino; sotto i quali quello che accadesse narra Dione (1.54), quell’anno essere stato travagliato da pestilenza e da fame crudelissima. La seconda volta, che fu venti anni dopo, il quarantanovesimo anno d’Augusto, ottenne il consolato con M. Emilio Lepido: nel qual tempo… l’Italia e Roma furono afflitte da grandissima fame.

Pag. 478 – Ebbe molti nemici Arruntio, tutti potenti, appresso Tiberio, i quali non cessarono di cercare ogni occasione di travagliarlo. (Tra questi) Cotta Messalino, uomo acerbissimo e di estrema severità, Seiano, favoritissimo di Tiberio e Macrone che poteva ogni cosa appresso il medesimo. Avvenne che un’Albucilla, donna di poco onesti costumi e che era stata moglie d’un Satrio Secondo, promotore d’una congiura, fu accusata come rea de la maestà del Principe. Erano  implicati in questa congiura, G. Domitio, Vibio Marso, et il nostro L. Arruntio, uomini tutti (secondo Tacito) onoratissimi et illustri. La cagione di questa finta calunnia attribuivano a Macrone, … mosso à ciò per la nimicizia ch’egli teneva con Arruntio. (Qui il testo è un po’ vago, ma fa chiaramente comprendere che la lotta politica si traferisce nell’alcova. Senza prove, i tre personaggi vengono condannati a morte. [Unica volta nella Storia?]). Domitio… e Marso, avendo deciso di uccidersi con la fame, camparono la vita. Arruntio… disse loro: Non tutte le cose stan bene a tutti gli uomini …avere egli vissuto abbastanza, nè d’altro pentirsi che de l’aver tollerato una faticosa e dubbiosa vecchiezza… ecc. si disciolse le vene.

Pag. 479 – Dilettossi Arruntio degli studii matematici, non lasciò di attendere alla militia et al governo de la Repubblica. (“Tiberio ſu molto avverso ai maghi ed ai matematici” Lando Landucci Diritto Romano 1885 –  forse non per  caso). Dilettossi Arruntio dell’Agricoltura ancora; onde, come scrive Plinio…, spese, invitato da desiderio di gloria, più di mille sestertii, avuti dalla liberalità di Augusto, nel comprar terreni nel Piceno (vedi ora le ville al mare o le tenute dei Pompeo)… Arruntio benché in certo modo mostrasse prodigo nel comperare così avidamente i detti campi, fu nondimeno parco, non punto dissimile dal costume de gli Antichi. Cotanto sia detto d’Arruntio, nella vita del quale… tanto tempo… starà a scoprirsi la verità de l’historia, non intendendo io con le verisimilitudini di far pregiudizio al vero… troviamo che questi nacque 56 anni avanti e morì trentasei anni dopo la natività del nostro Redentore. A dì 27. di Feb: 1588.

NOTE

A – https://www.larucola.org/2021/02/26/loro-piceno-un-castello-solo-antico-cioe-medievale-oppure-di-origini-antichissime.

B socio ordinario accademia pontificia de’nuovi Lincei, dell’accademia delle scienze dell’istituto di Bologna, delle r. accademie delle scienze di Torino  e di scienze , lettere ed arti di Modena, Socio onorario della R. Acc. delle scienze di Berlino.

C – (Pag.10, al titolo è aggiunto “Intorno ad alcuni  Documenti Galileiani Recentemente Scoperti nella Biblioteca Nazionale di Firenze – per Antonio  Favaro”).

Cratere lunare Taruntius

NdA: Caro Tarrunzio hai fatto bene ad andare sulla luna (un cratere lunare è a lui dedicato): Loro Piceno, Fermo e tutto il Piceno, non vogliono sapere di te! Speriamo che si riesca a “scoprirsi la verità de l’historia!

Nazzareno Graziosi

NOTA DELLA REDAZIONE – A inizio articolo si scrive di “Valerio” Arruntio che in seguito è citato come Lutio; il padre di costui si chiama Lutio e, probabilmente come spesso accade in caso di omonimia in ambito familiare, Arruntio figlio veniva chiamato Valerio per distinguerlo dal padre. Però ufficialmente, come riportato da numerosi storici di età romana, il suo vero nome era Lutio. 

3 maggio 2022

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