Raid Pechino-Parigi: 100 anni dopo Itala ci riprova ed è ancora leggenda (1^ puntata)

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È stato un numero speciale, quello de La rucola n° 286, in quanto abbiamo pubblicato un’avventura altrettanto straordinaria di quella avvenuta 100 anni fa: il viaggio della Itala da Parigi a Pechino. Quella volta fu una impresa leggendaria, questa volta pure perché, considerando la veneranda età, l’Itala è riuscita a compiere gli stessi 15mila km. La serie di puntate che da oggi iniziamo a pubblicare sul web la dovete a uno dei protagonisti diretti che hanno accompagnato la Itala a essere di nuovo “leggenda”, il Generale Gianni Carnevale, collaboratore de La rucola con i suoi report giornalistici sui viaggi di Overland intorno al mondo e, anche questa volta, reporter puntuale e preciso, nonché attento osservatore della natura e dei popoli incontrati. Belle le sue descrizioni, incisive le sue considerazioni, divertenti i suoi aneddoti.

Il viaggio della Itala del 2007, nel centenario del raid del 1907

Prima parte – Il viaggio in Italia da Torino a Perugia – Sono le 10 di sabato 5 maggio 2007. Attorniata da fotografi e giornalisti l’Itala esce dal Museo dell’Automobile Carlo Biscaretti di Ruffia di Torino, per iniziare il suo viaggio attraverso l’Italia preludio della ripetizione dopo 100 anni dello storico raid Pechino Parigi del 1907. In realtà l’Itala era già uscita circa un mese fa per essere sottoposta a un controllo del suo stato di salute presso una officina della Fiat. Il responso: “Perfetta in ogni sua parte”. Passerella per le vie di Torino e l’Itala giunge in piazza Castello, scortata dai mitici camion arancione di Overland. In piazza Castello l’Itala subisce l’assalto dei Torinesi, tutti vogliono vederla, toccarla, tutti chiedono spiegazioni, vogliono conoscere le caratteristiche di questo gioiello della tecnica italiana di inizio secolo. Dopo piazza Castello ancora una passerella per le vie di Torino e poi l’Itala parte per Milano ove viene accolta nel salone del palazzo dell’ACI in corso Venezia.

Itala a Milano

Nuovo bagno di folla e il giorno successivo il viaggio di Itala viene celebrato con l’annullo celebrativo delle Poste Italiane. Lunga coda di filatelici per assicurarsi la cartolina con il francobollo di Overland e l’annullo celebrativo e per ammirare l’Itala esposta nel salone dell’Ufficio Postale di Via Cordusio. Ancora una passerella per le vie di Milano fino al Pirellone, sede della Regione Lombardia e si parte verso Reggio Emilia per un simbolico incontro con il Sindaco che affida all’equipaggio dell’Itala la storica bandiera tricolore della Repubblica Cispadana, il primo tricolore bianco rosso e verde adottato a Reggio.

Da Reggio a Modena, la città dei motori, con un giro sulla pista dell’ex Foro Boario, che fu il primo circuito automobilistico d’Italia. Poi, con tanta nostalgia mia e dei Carabinieri il passaggio della storica Itala nel cortile d’onore dell’Accademia Militare. La conclusione della giornata a Maranello sulla pista di Fiorano, affiancata dalle regine delle strade, le vetture della Ferrari. Un passaggio di testimone dalla regina di un secolo fa alla regina di oggi.

Itala a Maranello – Casa Ferrari

Domenica 13 è una giornata particolare. Si arriva a Budrio, la città di Ettore Guizzardi, il meccanico dell’Itala del 1907. A Ettore il comune ha dedicato una via e oggi ha organizzato una grande mostra celebrativa con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Autieri e del 6° Reggimento trasporti che qui ha la sede. Mentre l’Itala è difesa a stento dalla curiosità e dall’entusiasmo della folla, nell’auditorium il Sindaco accoglie l’equipaggio e vengono lette e commentate le pagine più salienti del racconto del viaggio del 1907. Pranzo con organizzatori, militari del 6° Reggimento, membri dell’Associazione Autieri e cittadini di Budrio e poi un altro bagno di folla nel pomeriggio. In serata cena di gala con il Sindaco, le autorità cittadine e rappresentanti dell’imprenditoria locale.

Itala a Modena – Accademia Militare

Nuova tappa a Firenze in una delle piazze più celebri d’Italia, piazzale Michelangelo, dal quale si gode una delle più belle visioni della città. Cosa avrà pensato il Davide nel vedere ai suoi piedi l’Itala e i camion di Overland? Non solo fiorentini ma anche i turisti che salgono a piazzale Michelangelo sono attratti e ammirati dalla presenza di Itala. Una sorpresa: mi sento chiamare per nome. È un gruppo del Centro Anziani di Bra in visita turistica nella città. È bello, anche se non molto lontani dalla Zizzola, ritrovarsi tra concittadini, ma il tempo è tiranno e il gruppo mi deve lasciare presto.

Accanto alla Itala esponiamo anche i modelli dei primi motori a scoppio della storia, quelli realizzati dagli italiani Barsanti e Matteucci, gli inventori del motore a combustione interna a metà dell’800, che certo non avevano idea di cosa avrebbe significato la loro invenzione nell’evoluzione della civiltà. Anche a Firenze, come in tutte le altre città toccate dal nostro giro, si affiancano all’Itala altre vetture storiche. A Reggio Emilia una Itala del 1915 e una del 1917, più altre di marche diverse, qui una Itala dello stesso anno, 1907, e una del 1922, questa carrozzata e immatricolata in Australia.

All’inizio le fabbriche di automobili costruivano solo la meccanica, mentre la carrozzeria era realizzata da costruttori di carrozze. Solo più tardi si avviò la costruzione di automobili complete nella stessa fabbrica, lasciando a carrozzerie esterne solo la realizzazione di modelli speciali. Dopo Firenze tappe ad Arezzo, raggiunta percorrendo la salita della Consuma, ove si correva una delle più antiche corse automobilistiche, e a Ravenna, con l’ormai consueto spettacolo di entusiasmo e curiosità. (continua)

Gianni Carnevale

14 luglio 2022

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