Raid Pechino-Parigi: 100 anni dopo Itala ci riprova ed è ancora leggenda (7^ puntata)

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Seconda parte – Repubbliche Baltiche – Da Varsavia puntiamo verso nord sempre seguendo a ritroso il percorso dell’Itala del 1907. Ovunque è tanta la curiosità della gente nel vedere la nostra vettura. Sulle strade molti ci sorpassano, poi si fermano per fotografarci. quando siamo fermi, la sera davanti all’albergo o per un boccone o per fare il pieno c’è sempre calca intorno alla nostra vecchia signora. Molti, increduli, non credono che possa ancora marciare regolarmente. Quando riparte restano sorpresi e ammirati.

Il paesaggio intorno a noi non cambia, siamo sempre nelle grandi pianure del nord con tanti boschi, campi e prati. Lasciamo la Polonia e senza accorgercene entriamo in Lituania. Ormai le frontiere in Europa sono solo un vago ricordo, solo un’espressione geografica. Stiamo seguendo quella che fu definita “La via dell’ambra”, quella tracciata da viaggiatori e carovane che portavano verso il centro dell’Europa questo materiale prezioso. Il traffico è intenso ma scorrevole, tanti camion che trasportano merci tra i vari paesi. Intorno a noi il paesaggio scorre sempre dolce, dà un senso di quiete, laghetti, mandrie al pascolo, case in legno, si vedono le prime casette per la sauna.

A Vilnius ci accoglie, in una villa splendida in stile palladiano perfettamente restaurata, l’Ambasciatore d’Italia. Intorno un quartiere residenziale con tante belle case in legno, curate e ben tenute. In centro, tra i tanti palazzi storici, i molti negozi che vendono oggetti d’ambra ricordano ancora che siamo sulla “Via dell’ambra”. Man mano che procediamo verso nord diminuiscono i campi coltivati e crescono, negli spazi liberi dai boschi, i prati. Il clima sempre più rigido impedisce la coltivazione di ortaggi, vi sono solo campi di patate. Non più grano ma avena e segala, i centri abitati sono sempre più piccoli mentre si vedono tante case isolate.

Riga, la capitale della Lettonia (Latvia) ci stupisce con la sua bellezza. Il centro storico, perfettamente conservato è chiuso, materialmente, con barriere fisiche al traffico motorizzato, possono entrare solo i residenti con la tessera che permette di aprire le sbarre. Un lato di una via della città, chiamata proprio Via dell’Ambra è tutto un susseguirsi di negozi di ambra, in genere collane e bracciali. Ne approfittiamo per pensare a un ricordo per chi ci aspetta  a casa. Anche a Riga, incontriamo l’Ambasciatore d’Italia.

Lettonia, Riga – incontro all’ambasciata d’Italia

In serata riusciamo a fare un giro nel centro storico con l’Itala. È venerdì e la città è affollata di giovani e turisti. Abbiamo acceso i vecchi fari a carburo dell’Itala, tutti interrompono il passeggio o il parlare per dedicarle uno sguardo o una foto, scattano lampi, si vedono telefonini in mano a tutti. Siamo ammirati dalle persone che abitano in questi posti. C’è entusiasmo e a questo punto sorge in noi una legittima domanda: “Cosa ci ha colpito di più di questa nazione?” Certamente, per noi maschietti, le ragazze: sono bellissime! Secondo il giudizio di quelli di noi che hanno visitato molti paesi, sono tra le più belle del mondo. Nasce tra noi una espressione: “Qui la più brutta è arrivata seconda al concorso di Miss Mondo!”

La cultura fa parte di questi popoli, infatti qui si può tranquillamente parlare con chiunque in inglese o in francese o anche in tedesco. C’è un grande amore per il mare e per il sole, sono tante le barche ormeggiate nei porti e quando c’è un po’ di sole tutti si riversano nei parchi o nei giardini per goderselo. Rare le persiane o le imposte, che entri pure il sole, sempre! Il collegamento Internet, anche senza cavi, è disponibile ovunque ed è gratuito in tutti gli alberghi. La loro storia e il ricordo di tempi bui. Le repubbliche baltiche sono state nei secoli in lotta, considerate terra di conquista, con polacchi, svedesi, tedeschi, russi. Oggi i baltici, pur provenendo da ceppi diversi e con lingue diverse, sono fieri della loro indipendenza e il periodo in cui facevano parte dell’URSS è considerato “di occupazione sovietica”. Qualcosa di negativo? Forse la sera scorre un po’ troppa birra e la pubblicità dei locali notturni occupa quasi la metà delle guide delle città. (continua)  

Gianni Carnevale

21 luglio 2022

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