Appunti di viaggio: curiosando a Luxor abbiamo scoperto una fornita e storica libreria

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A Luxor, in Egitto, dietro l’Ufficio Passaporti c’è una libreria storica con un ricco retaggio, uno spaccato della cultura egiziana, un paradiso per viaggiatori occidentali curiosi di cose storiche, odeporiche e archeologiche. Avevo già pensato in precedenza di scriverci qualcosa quando ad accogliermi erano i tratti ospitali di Abdel Sattar (1952- 2021), il terzo nella dinastia dei librai Aboudy. Quest’anno, scosso dalla scomparsa avvenuta il 16 febbraio 2021 di quell’uomo vissuto tra i libri, ho deciso di fissare qualcosa su carta.

Aperta dal fondatore Mohamed Aboudy nel 1909 vicino al prestigioso “Winter Palace” (1880), un hotel storico amato dagli europei e dalle élite cairote per sottrarsi agli inverni delle alte latitudini, da qui il nome di “palazzo d’inverno”. Mohamed era una guida turistica, su di lui la nota scrittrice inglese L. J. Craven ha stilato la biografia “Aboudi. Man od Luxor” pubblicata nel 1984; Ahmed me ne ha mostrata l’ultima copia rimasta.

Il libro sul fondatore

Quando nacque Mohamed, nel 1879, “regnava”, per conto della Sublime Porta, il Khedivè Taufiq, erano trascorsi una decina d’anni dall’apertura del canale di Suez. Seppe adattarsi bene alle esigenze del nuovo secolo. Fu uno dei testimoni della scoperta della tomba di Tutankhamon e viaggiò in Europa. Mohamed scomparve nel 1960, durante la presidenza Nasser. Inizialmente il negozio si chiamava “English Photo Stores” e a caratteri piccoli Mohamed Aboudy, poi Nasser non volle più l’uso di altre lingue. Durante gli anni Sessanta l’insegna divenne: “Aboudis Photo Stores”.

Dall’apertura ne accaddero di eventi memorabili: due guerre mondiali, la rivoluzione del 1952, la crisi del canale di Suez e le guerre con Israele. Data la distanza dal nord, non tutte le “crisi” hanno investito direttamente Luxor, ma esse hanno sempre un’onda lunga che va ben oltre i danni diretti. Negli anni Cinquanta la libreria dovette spostarsi dietro, rispetto alla riva del Nilo. Nei decenni successivi il boom del turismo di massa portò molte persone, ma parecchi andavano (e vanno anche oggi) sul mar Rosso. Il secondo di questo ramo della famiglia Hamed Abo el Hassan fu un libraio, commerciante, il terzo Abdel Sattar, è stato il padre degli attuali fratelli Aamer e Ahmed. Il giovane Ahmed è una guida turistica e se viene chiamato parte, così nella libreria restano la mamma Sumaya e la sorella Zeneb.

Ritengo piacevole segnalare cosa si può vedere ed eventualmente acquistare da loro. Libri nelle principali lingue europee, un incredibile assortimento di vecchie e nuove cartoline (alcune fatte stampare da loro), stampe, vecchie foto, carte e mappe, francobolli, souvenir, magneti, bastoni e persino un ombrellino per il sole, usato dalle donne giapponesi. Papiri, penne, libri per bambini, pietre, CD musicali, piccoli dipinti e disegni di vedutisti famosi come David Roberts. Non mancano alcuni manufatti artigianali come collane e incenso.

L’atmosfera che si vive in questa libreria è molto particolare: è come immergersi nella storia del Novecento, di cui qualche scampolo si può ricordare direttamente. Ma la storia dell’antico Egitto parte dal re Narmer (il primo sovrano) fino alla XXXI dinastia. Si può spaziare nella geografia, durante gli oltre cinque millenni di vita di questa landa, dono del Nilo, senza le sue acque la vita sarebbe impossibile. Non mancano volumi sulla flora e fauna d’Egitto, perlopiù in inglese.

Tra i personaggi famosi che si sono affacciati qui si annoverano Agatha Christie, lo scrittore Nagib Mahfuz  (1911-2006), premio Nobel della letteratura. Poi Paul McCartney dei Beatles e il ministro del turismo Mamdouh el Beltagi intorno al 1990.  Gli autori letterari Elisabeth Peters, Lise Manniche (autrice di “Sexual Life in Ancient Egypt”), Christian Le Blanc e Kent R. Weeeks vi hanno trovato ispirazione e notizie per i loro volumi.

Nel 2010 durante la presidenza Mubarak, con la presunzione di rinnovare e migliorare l’area il governatore fece sloggiare la loro attività. Abdel Sattar fu costretto a spostarsi, così acquistò un edificio in El Gawazat street, nel quartiere Awameya, a breve distanza dall’hotel Steigenberger Nile Palace. Secondo i ricordi del giovane Ahmed lasciare la zona dove la sua famiglia aveva sempre prosperato con la cultura fu uno dei periodi più tristi. Il padre fu molto colpito da quel fattaccio.

Libri in italiano

Anche i due giovani fratelli Aamer e Ahmed hanno vissuto qualche crisi recente come la “primavera araba” della quale mi dice Ahmed: “Non portò turisti in Egitto”, la pandemia Covid-19 e la guerra in Ucraina. Scorrendo lo sguardo sugli scaffali, tra i volumi che hanno attirato la mia attenzione ci sono i due su Jehane Sadate, la consorte del compianto presidente Sadat. Ho notato anche le pregevoli guide pocket (21,5 x 11,5 cm)  riccamente illustrate di Alberto Siliotti, giornalista scientifico e scrittore italiano, tradotte in varie lingue (The American University in Cairo Press). Molto diffuse ovunque sono le guide multilingue della casa editrice Bonechi di Firenze. Tra le foto, una che ritrae Howard Carter a Luxor mentre conversava con funzionari del Cairo, tutti in abiti eleganti seduti al tavolo di un hotel.

Howard Carter

Appassionato di Belly Dance ho notato esposte un paio di foto A/4 in B/N  sulle prime donne che hanno rilanciato e fatto conoscere quella danza: Samia Gamal e Tahiya Carioca ritratte nel 1958. Più che veterane, le definirei pioniere della loro disciplina; erano donne grintose, robuste e atletiche. Non mancano le foto della mitica Umm Kalsoum (1904-1975), cantante folk amatissima in patria e tutto il Medio Oriente. Al Cairo ho fotografato ben due statue a lei dedicate: una in un incrocio stradale e l’altra all’interno dell’Opera House, ambedue sull’isola di Gezira-Zamalek. È senza dubbio una delle migliori librerie d’Egitto.

Eno Santecchia

10 ottobre 2022

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