Pollenza ha ricordato il Cardinale Fernando Cento, figura di spicco nel XX secolo

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L’antico e nobile borgo di Pollenza celebra il suo illustre figlio, il Cardinale Fernando Cento, una delle più spiccate figure della Chiesa del XX secolo, orgoglio e vanto della nostra terra. L’occasione è data da una felice ricorrenza: la nomina a Vescovo di Acireale avvenuta esattamente un secolo fa, il 22 luglio 1922.

Nato il 10 agosto 1883, si è formato al Seminario di Macerata, sempre animato dall’amore per l’Eucarestia e la devozione per la Madonna. Giovanissimo, diventa parroco della Cattedrale, dando subito impulso all’attività pastorale e alla promozione dei circoli di Azione Cattolica. Fonda e dirige il giornale diocesano “Il Cittadino”, collabora con il bollettino “Mater Misericordia”. Nel frattempo insegna letteratura al seminario diocesano e filosofia al Liceo classico “G. Leopardi”.

Il cardinale Cento col vescovo Cassulo

Il 22 luglio 1922 viene eletto Vescovo di Acireale e consacrato il 3 settembre nel Duomo di Macerata dal Cardinale Giovanni Tacci, di cui era stato segretario. Il 12 novembre prende possesso della nuova diocesi. Il suo ingresso è salutato da una folla osannante che vede nella figura esile e ascetica del nuovo presule il sigillo che la Grazia aveva impresso nel suo eletto. Ad Acireale svolge un’intensa attività, facendosi apprezzare per le sue eccelse qualità di pastore e di innovatore. In breve entra nel cuore della gente. Molto apprezzata è la sua capacità di dialogo e comunicazione che gli è valsa l’appellativo di “Vescovo fascinatore”.

Il 17 maggio 1926 è nominato Nunzio apostolico in Venezuela. Inizia così la sua attività diplomatica che proseguirà in Perù e in Ecuador dove riallaccia i rapporti interrotti da 40 anni con la Santa Sede sottoscrivendo nel 1937 il trattato “Modus Vivendi”. Nel 1946 torna in Europa per assumere la nunziatura in Belgio e Lussemburgo e successivamente quella del Portogallo. Il 2 giugno 1953 partecipa come Legato pontificio all’incoronazione della Regina Elisabetta II. La sua intensa e feconda opera pastorale e diplomatica è assai apprezzata da Pio XI, Pio XII, Paolo VI e da Giovanni XXIII che lo eleva alla porpora cardinalizia nel concistoro del 15 dicembre 1958.

Il Nunzio Apostolico Cento e il tenore Gigli

Durante il Concilio Vaticano II presiede la Commissione per l’Apostolato dei laici del cui decreto è brillante artefice. Partecipa al conclave del 1963 che eleva il cardinal Montini a Pontefice col nome di Paolo VI. Il 13 giugno 1963 in qualità di Penitenziere maggiore ha l’incarico di somministrare l’olio santo a Giovanni XXIII, suo intimo amico e confidente.

Il cardinale Fernando Cento si spegne a Roma il 13 gennaio 1973, all’età di 89 anni, dopo una lunga e intensa vita spesa al servizio della Chiesa, operando sempre “con dottrina, pietà, dedizione senza posa”, le tre virtù che Pio XII trovava nella sua anima fin dalla fanciullezza. Le sue spoglie riposano nella chiesa dei Santi Francesco e Antonio di Pollenza, dove il 24 dicembre 1905, appena ventiduenne, aveva celebrato la prima Messa.

Pollenza ha ricordato la figura e l’opera dell’eminente porporato con una mostra storico documentaria e fotografica (ndr: curata da Alvaro Valentini) che si è inaugurata domenica 18 dicembre nella Sala Convegni del Palazzo Comunale, con l’intervento del Vescovo diocesano Nazzareno Marconi.

Alvaro Valentini

11 febbraio 2023

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